il candidato premier m5s in lombardia

Di Maio: articolo 18 da ripristinare sopra i 15 dipendenti

di Redazione online

(Ansa)

2' di lettura

Chi vuole «fare l'inciucio» dopo le elezioni politiche, «non ha e non avrà il 51% dei seggi: quindi noi saremo la prima forza politica del Paese e chiederemo l'incarico di governo». Così il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, ha risposto a una domanda sul rischio di instabilità del prossimo Parlamento, a margine di una tappa del suo 'rally' in Lombardia. A quel punto «con responsabilità, convergendo sui temi e non scambiando poltrone, daremo un Governo a questo Paese, gli permetteremo la stabilità».

Di Maio a investitori: siamo la stabilità
Il candidato premier Cinquestelle ha poi raccontato che «Carla Ruocco, Carlo Sibilia e Laura Bottici hanno incontrato alcuni investitori stranieri: bene, dobbiamo andare a incontrare tutti, a raccontare chi siamo e vincere la demonizzazione che è stata fatta su di noi. In questa fase è importante far capire che noi siamo occasione di stabilità non di instabilità per l'Italia». Di Maio ha quindi aggiunto: «Io andrò a incontrare a Londra, Parigi, Berlino, investitori stranieri perché voglio portarli a fare investimenti in Italia». «Se dovessimo andare al governo anche quelli saranno nostri interlocutori, non dobbiamo avere assolutamente pregiudizi verso nessuno» ha aggiunto, sottolineando che «l'instabilità la porteranno queste ammucchiate, queste coalizioni che si presentano insieme e il giorno dopo si sciolgono, come abbiamo visto in Sicilia, dove Salvini ha abbandonato Musumeci».

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Art. 18 da ripristinare sopra 15 dipendenti
«Noi il Jobs Act lo vogliamo abolire - ha continuato Di Maio - crediamo che sotto i 15 dipendenti non serva l'articolo 18 alle imprese, perché in quel caso sono a conduzione familiare. Per il resto, vogliamo ripristinarlo».
Ai cronisti che gli hanno chiesto conferma che le elezioni di primavera saranno il suo ultimo mandato, il candidato premier ha risposto: «Sì, io faccio due mandati signori, ho già fatto abbastanza capelli bianchi..».

Renzi e Boschi chiedano scusa al Paese
«Sulla questione banche - ha detto poi il candidato M5S - la situazione è surreale: quelle stesse persone che erano al governo, che hanno salvato Visco e i vertici di Consob e hanno mandato sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori adesso chiedono di chiedere scusa. Sono quelle persone che invece dovrebbero chiedere scusa al Paese, per quello che hanno fatto sulle banche, sto parlando di Renzi e Boschi».

Basta con le grandi opere inutili
Nel suo toru in Lombardia Di Maio ha anche lanciato un messaggio contro le «grandi opere inutili», visitando il ponte di Casalmaggiore, sul Po, che dovrebbe unire le province di Cremona e di Parma ma che è interrotto da mesi in attesa dell'avvio dei lavori per la messa in sicurezza. Se i 5 Stelle andranno al Governo, ha detto il candidato premier ai giornalisti, «non è che non si faranno più le grandi opere, non si faranno più le opere inutili. Non si sperperano i soldi dei cittadini, se andiamo al governo cominciamo a metterli dove servono ».
Di Maio tornerà poi a Milano, dove fra l'altro domani mattina ha in programma una visita al Pio Albergo Trivulzio.

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