ecofin a bruxelles

Padoan: Italia a favore di una «black list» Ue dei paradisi fiscali

di Redazione online

(ANSA)

2' di lettura

«Non mi è stato ancora notificato formalmente ma mi aspetto una richiesta di audizione dalla commissione parlamentare sulle banche». Lo ha detto ai giornalisti il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan a margine dei lavori dell’Ecofin a Bruxelles. La prossima audizione del ministro - prevista per il 18 o 19 dicembre - era stata confermata ieri dal presidente della commissione, Pier Ferdinando Casini.

Nel suo intervento al vertice Ue Padoan si è detto «a favore» di una pubblicazione della "lista nera" dei paradisi fiscali, ovvero delle giurisdizioni extra Ue che non rispettano gli standard di trasparenza sul fronte fiscale. «Siamo a favore di una "black list" che metta incentivi ai paesi per assumere impegni per più trasparenza, non c'è alcun dubbio sulla posizione italiana», ha detto il ministro, che ha parlato anche di Npl, ricordando la riduzione del 25% da parte dell'Italia.

Loading...

Conti pubblici, nulla di nuovo per l'Italia
«Non c'è nulla di nuovo sia per il 2018 che per il 2019» nelle conclusioni dell'Eurogruppo sui conti pubblici italiani e sulle scelte del governo, ha ribadito quindi il ministro, ricordando che per quest'anno il governo ha varato un ggiustamento strutturale del bilancio pari allo 0,2% del pil su richiesta di Bruxelles. La differenza sulle stime di deficit dipendono da previsioni diverse di Italia e Commissione, compresa la questione «annosa» del calcolo della differenza tra crescita potenziale e crescita effettiva. Per il ministro «si tratta di discrepanze nella norma». Per la Commissione europea l'aggiustamento previsto dal governo nel 2018 non raggiunge l'impegno a raggiungere lo 0,3% del pil. Inoltre l’Italia non rispetta «a prima vista» la regola di riduzione del debito/pil oltre a essere a rischio di «deviazione significativa» dagli impegni previsti dal patto di stabilità.

Npl, ricordato a Ecofin riduzione del 25% in Italia
L'Ecofin ha discusso di crediti deteriorati che fanno parte della «riduzione del rischio» e «ho potuto ricordare ancora una volta - ha detto Padoan - che quest'anno in Italia c'è stata una riduzione molto significativa, 25% in meno» e che si "continua ad andare in quella direzione. E i colleghi hanno espresso apprezzamento per l'Italia e altri Paesi. Stiamo andando nella direzione giusta».

Esm anche strumento per stabilizzare investimenti. Fiscal compact per rafforzare Unione
Padoan ha poi spiegato che il fondo salva-Stati Esm «può svolgere un ruolo di salvagente di ultima istanza per il fondo di risoluzione bancaria, come strumento di stabilizzazione per gli investimenti e l'occupazione, come noi preferiremmo, e deve far parte del quadro comunitario e non lasciato all'ambito intergovernativo». È questa la posizione dell'Italia su uno degli aspetti centrali delle proposte che la Commissione si appresta a presentare per la riforma dell'Eurozona. Rispondendo alla domanda se l'Italia fosse d'accordo con l'inserimento dell'accordo intergovernativo sul fiscal compact nel diritto comunitario, come proporrà domani la Commissione europea, il ministro ha detto che «il fiscal compact va messo in prospettiva, nel quadro dell'irrobustimento dell'unione monetaria e della discussione avviata sulla revisione delle regole di bilancio».

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti