via libera in commissione, in aula domani

Manovra, stop stipendi in contanti. “Una tantum” per prof. universitari

(antonio scarpi - Fotolia)

5' di lettura

Nuovo slittamento dell’esame della manovra nell’Aula della Camera. La discussione generale sulla legge di Bilancio avrà inizio alle 9 di domattina e non alle 21 di stasera, come previsto in un primo momento. Le votazioni sono previste non prima delle 13: da allora ogni momento sarà buono per porre la questione di fiducia. La commissione Bilancio della Camera ha concluso stamattina l’esame del Ddl bilancio dando mandato al relatore, Francesco Boccia (Pd), a riferire favorevolmente in Aula. Lo slittamemento è dovuto alla necessità per il governo di scrivere il maxi-emendamento sul quale sarà chiesta la fiducia. In assenza di un’intesa tra i gruppi parlamentari (improbabile data l’indisponibilità del M5s) per la deroga alle 24 ore necessarie tra la richiesta di fiducia da parte del Governo e la relativa votazione, il via libera alla manovra della Camera dovrebbe avvenire venerdì 22 dicembre. Mentre l’ok definitivo da parte del Senato potrebbe slittare a sabato prossimo, 23 dicembre.

Raddoppiato fondo vittime danni banche
«Il Fondo per le vittime dei reati finanziari sale, nel passaggio alla Camera, dai 50 milioni inizialmente previsti, a 100 milioni». Lo hanno annunciato in una nota i deputati Pd Sara Moretto, Federico Ginato e Giovanni Sanga, riferendosi al via libera a un emendamento al Ddl bilancio approvato la scorsa notte dalla commissione Bilancio. «Con questa sostanziale modifica – continua il comunicato - le vittime potranno accedere al fondo anche attraverso una procedura di arbitrato presso l'Anac, strumento gratuito e che ha già dimostrato la propria efficacia in precedenti casi».

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Stop buste paga in contanti
«Stop al pagamento in contanti. I datori di lavoro avranno l'obbligo di pagare lo stipendio tramite strumenti tracciabili: sarà così impedito ogni abuso
futuro attraverso la prevenzione» ha reso noto Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio.

Direttiva su ambulanti entra in vigore dal 2020
Per la piena entrata in vigore in Italia della direttiva Bolkestein sul commercio ambulante bisognerà ancor attendere. Lo prevede un emendamento del Pd alla manovra, approvato nella notte in commissione Bilancio della Camera, secondo il quale «al fine di garantire che le procedure per l’assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data». Se ne parlerà, insomma, nel 2020 alla luce degli equilibri politici che emergeranno dalle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. La norma era una tra le più delicate all’interno della Legge di Bilancio in corso di approvazione, tanto da suscitare proteste in tutte le piazze italiane. In mattinata, poi, la commissione ha dato il via libera alla stabilizzazione in manovra dei lavoratori con contratti Co.Co.Co. ex LSU nella pubblica istruzione.

Una tantum compensa blocco scatti docenti università
Arriva poi una “parziale compensazione” una tantum per il blocco degli scatti di professori e ricercatori universitari già di ruolo nel 2011 o entrati tra il 2011 e il 2015. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera che stanzia 50 milioni nel 2018 e 40 nel 2019. L'importo sarà ad personam, basato sulla classe che si sarebbe raggiunta nei 5 anni di blocco e a all'entità del blocco subito, sarà corrisposto in due rate da
erogare entro febbraio 2018 ed entro febbraio 2019.

Nel pacchetto di emendamenti approvato dalla commissione bilancio anche a ltri intereventi per la Scuola, l'Università, la Ricerca e l'Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (Afam). Fra le novità inserite in queste ore ci sono norme che consentono di contrastare il precariato nell'Afam, di valorizzare, con apposite risorse, gli insegnanti e di incrementare l'organico di diritto della scuola, quello stabile. Per le assunzioni nel settore dell'Afam ci saranno 1 milione
di euro per il 2018, 6,6 milioni per il 2019, 11,6 milioni per il 2020, 15,9 milioni per il 2021, 17 milioni per gli anni dal 2022 al 2026, 18,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027. Inoltre, su proposta del Governo, è stato inserito un
emendamento a tutela delle ricercatrici a tempo determinato in maternità: dal 2018, si prevede l'istituto della sospensione della durata massima dei contratti a termine durante il periodo di astensione obbligatoria di maternità, prorogando il termine di scadenza per un periodo pari a quello dell'astensione
obbligatoria.

Credito imposta 36% per prodotti plastica riciclata
Ok anche a un credito d'imposta al 36% delle spese sostenute dalle imprese «che acquistano prodotto realizzati con materiali che derivano da plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica o dalla selezione di rifiuti urbani residui». Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio a prima firma del deputato M5S Stefano Vignaroli. L'importo massimo annuale riconosciuto è di 20mila euro per ciascun beneficiario, con un limite massimo di 5 milioni di euro all'anno dal 2019 al 2021. Ieri è stato approvato un altro emendamento che sancisce dal 2019 lo stop ai cotton-fioc non biodegradabili e introduce dal 2020 il divieto di utilizzare microplastiche nei cosmetici.

Arriva taglia-firme per partiti , osservatori Osce in sezioni
Approvato nella notte anche l’emendamento alla manovra presentato dal Pd per tagliare di un quarto l’obbligo della raccolta delle firme per i partiti non
presenti in Parlamento, come i radicali. In base alla riformulazione della
misura, «è ammessa la presenza» di osservatori internazionali dell’Osce presso gli uffici elettorali di sezione «in occasione di consultazioni elettorali o referendarie»

Ok a stretta contro false coop, sgravi a chi assume rifugiati
Via libera anche alla stretta contro le false cooperative. Lo ha annunciato il deputato Pd Davide Baruffi, tra i promotori di un emendamento alla manovra approvato questa mattina e di una analoga proposta di legge. «È un fatto importantissimo: prevede infatti controlli più efficaci e misure più severe per contrastare la cooperazione spuria. Contro le false coop - ha detto Baruffi - è stata la cooperazione stessa a mobilitarsi, raccogliendo le firme per una
proposta di legge di iniziativa popolare. Analoghe proposte erano state depositate al Senato e alla Camera. Inutilmente fino ad oggi».

Previsto poi un contributo, fino a tre anni, per ridurre gli sgravi dei contributi previdenziali e assistenziali per le coop sociali che assumono nel 2018 a tempo indeterminato «persone a cui è stata riconosciuta protezione internazionale a
partire dal primo gennaio 2016». La proposta prevede l’erogazione di «un contributo entro il limite di spesa di 500mila euro annui a riduzione dello sgravio delle aliquote per l'assicurazione obbligatoria previdenziale e assistenziale».

Jobs act senza ritocchi
Quanto ai contenuti del testo in esame oltre al tema del recepimento della Bolkestein, non ci saranno ritocchi per il Jobs act, mentre il bonus bebè viene rifinanziato per i soli nati nel 2018, ma sale a 4mila euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori rimangono fiscalmente a carico dei genitori.

Inoltre l’imposta sulle transazioni digitali passa dal 6% fissato al Senato al 3% e, diversamente da quanto ipotizzato all’inizio, non viene allargata al commercio. L’entrata in vigore resta il primo gennaio 2019, ma, in base a cifre aggiornate, la stima di gettito sale a 190 milioni l’anno. Si allarga quindi l’Ape social: la Manovra recepisce l’ultima parte dell’accordo con Cisl e Uil sulle pensioni. Per le donne si amplia da sei mesi a un anno per ogni figlio (sempre nel limite massimo di 2 anni) la riuzione dei requisiti contributivi.

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