legge di bilancio

Dal bonus bebè alle detrazioni per i figli a carico, tutte le misure per le famiglie

di Andrea Gagliardi

(MarcoBagnoli Elflaco - Fotolia)

4' di lettura

In tema di politiche sociali e per la famiglia il disegno di legge introduce od amplia alcune misure dirette a fornire un sostegno economico ai nuclei familiari e ai giovani, nonché destina contributi ad enti di ricerca o di assistenza.

Bonus bebè solo nel 2018 (valido un anno)
Nel corso dell’esame in commissione bilancio alla Camera è stato posto un limite temporale all’erogazione del “bonus bebè”, che viene circoscritto al solo anno 2018 (invece che a decorrere da tale anno) per l'importo annuo che comunque rimane pari a 960 euro annui e soltanto fino al primo anno di vita del bambino, nato o adottato nel 2018, per ISEE familiari entro il 25.000 euro annui (importo che raddoppia se il reddito scende sotto i 7mila euro annui. Pertanto, rispetto al testo iniziale del disegno di legge, la misura non risulta più stabilizzata.

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Ampliate le detrazioni per i figli a carico
Con la manovra arriva anche un ampliamento sul fronte delle detrazioni per i figli: sale da 2.840 a 4mila euro il limite di reddito complessivo per essere considerati fiscalmente a carico, limitatamente ai figli fino a 24 anni. La soglia di 2.840,51 euro rimane invece per le altre tipologie di familiari a carico. Il nuovo tetto di reddito entra in vigore dal 1° gennaio 2019.

Riconosciuta la figura del “caregiver” familiare
Viene istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un Fondo per il sostegno del titolo di cura e di assistenza del caregiver familiare con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2018-2020 (60 milioni complessivi), finalizzato a sostenere gli interventi legislativi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del prestatore di cure familiare.

Esteso e incrementato il bonus reddito di inclusione
È stata poi estesa la platea dei beneficiari e incrementato il beneficio economico collegato al Reddito di inclusione (Rei), la misura nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, recentemente introdotta dal Decreto legislativo 147/2017. Dal 1° gennaio 2018, termine fissato per l'avvio della misura, sono stati resi meno stringenti i requisiti del nucleo familiare, necessari, in sede di prima applicazione, per accedere al ReI. Dal 1° luglio 2018, la platea dei beneficiari del Rei è stata estesa ulteriormente: decadono infatti i requisiti collegati alla composizione del nucleo familiare richiedente, di cui vengono considerate esclusivamente le condizioni economiche. Inoltre, il massimale annuo riferito alla componente economica del ReI è incrementato del dieci per cento: esclusivamente per i nuclei familiari con 5 o più componenti il beneficio passa da 485 a circa 534 euro mensili.

Fondo per la povertà da 755 mln a regime nel 2021
L’estensione della platea dei beneficiari e l’incremento del beneficio sono resi possibili da un maggiore impegno finanziario. Lo stanziamento del Fondo Povertà sono stati incrementati di 300 milioni nel 2018 e di 700 milioni nel 2019. Nel corso dell'esame al Senato sono stati ulteriormente incrementati gli
importi per il 2020 e per lo stanziamento a regime dal 2021, portati rispettivamente a 783 milioni (precedentemente 665 milioni) e 755 milioni annui a decorrere dal 2021 (precedentemente 637 milioni). In ragione di quest’ultimo incremento, al Senato è stata prevista una conseguente riduzione, dal 2020, delle risorse del Fondo da utilizzare per finalità da individuare con il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale: 117 milioni di euro nel 2020 (erano 235); 145 milioni di euro annui a decorrere dal
2021 (erano 263).

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Credito di imposta per i servizi sociali delle fondazioni bancarie
È stato inoltre introdotto un contributo complessivo di 100 milioni di euro per ciascun anno fiscale del triennio 2018-2020, in favore delle fondazioni bancarie, sotto forma di credito di imposta pari al 65 per cento delle erogazioni effettuate dalle stesse in specifici àmbiti dei servizi sanitari e socio assistenziali, che rientrino negli scopi statutari finalizzati alla promozione del welfare di comunità, purchè in relazione ad attività non commerciali.

5 milioni per i giovani allontanati dalla famiglia
Introdotta in via sperimentale per un triennio a partire dal 2018, una misura finanziata per 5 milioni di euro da destinare ad interventi per il sostegno dei giovani che, al compimento dei 18 anni, vivano fuori dalla propria famiglia di origine in base ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria, allo scopo di garantire la continuità dell’assistenza riferita al loro percorso di crescita verso l'autonomia, fino al 21° anno di età.

Le altre misure
A favore dell'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi (ENS) viene stanziato un milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Viene incrementato di 250.000 euro il contributo annuo riconosciuto alla Sezione italiana dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, a valere, a decorrere dal 2018, sul Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili, come incrementato dal comma 624, art. 1, del ddl di bilancio in esame. Vengono stanziati, rispettivamente, un contributo straordinario di 2,5 milioni per il 2019 alla Federazione nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi finalizzato, ai sensi della legge n. 278/2005, alla realizzazione di un centro polifunzionale sperimentale di alta specializzazione per la ricerca volto all'integrazione sociale e scolastica dei ciechi con minorazioni plurime, e un contributo straordinario di 300.000 euro per il 2018 all'istituto nazionale di valutazione degli ausili e delle tecnologie al fine di realizzare idonee valutazioni dei dispositivi e dei ritrovati tecnologici destinati a ciechi e ipovedenti, con conseguente rilascio di “bollino di qualità”

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