verso le elezioni

Programma, deroghe e alleanze: tutti i nodi della direzione Pd

di Mariolina Sesto

(ANSA)

2' di lettura

La Direzione Pd in programma oggi alle 18 è uno degli appuntamenti clou della giornata politica. All’ordine del giorno sono programma elettorale e regolamento per le candidature. Ma tanti e spinosi sono i nodi pre-elettorali che la riunione di oggi dovrà affrontare. Dalle trattative ancora in corso con la lista +Europa di Emma Bonino, Civica e Popolare di Beatrice Lorenzin e con Insieme (che ospita anche alcuni prodiani) al posizionamento dei ministri tra collegi proporzionali e uninominali.

Il programma
Il documento con i principali punti programmatici è quello con la scadenza più ravvicinata. Entro domenica ogni partito deve depositare il suo. Per questo oggi il Pd ne discuterà i contenuti insieme al segretario. Sul fronte economico, uno dei punti principali sarà il pacchetto di sgravi fiscali per le famiglie con figli. La misura, del valore di 9 miliardi di euro, si troverà nel voluminoso documento che conterrà ben 100 punti. Obiettivo: implementare tutte le politiche portate avanti dai governi Renzi e Gentiloni.

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Candidature
L’altro dossier caldo è quello delle candidature. Formalmente la direzione deve stabilire le deroghe alla regola statutaria del tetto alle tre candidature per un totale di 15 anni in Parlamento. Ma ci sono anche altri problemi sul tavolo: a Largo del Nazareno è in corso una riflessione sull’opportunità di tenere al riparo dalla corsa nel collegio uninominale alcuni ministri come Marco Minniti, Maria Elena Boschi, Pier Carlo Padoan e lo stesso premier Paolo Gentiloni. Per loro potrebbe essere scelta la strada della sola corsa nel proporzionale. Altri ministri sono invece già orientati per schierarsi nell’uninominale: dalla Pinotti alla Madia, da Orlando a Franceschini e Delrio. Tutti però potranno contare sul paracadute proporzionale. Ma la partita che sembra al momento più spinosa è quella dei posti da riservare alle liste della colazione. Trattative febbrili sono in queste ore in corso sia con +Europa di Bonino che con Civica e popolare di Lorenzin: entrambe le formazioni chiedono più spazio di quello che il Pd è disponibile a concedere ma un’intesa dovrebbe essere vicina. Quanto alla lista Insieme, sembra maturare l’idea di una fusione con +Europa. Difficile che il dibattito di oggi possa prescindere da tutti questi temi. E, nonostante Renzi voglia tenersi alla larga dal tema alleanze e posti in lista, sarà difficile per lui bypassare questo scoglio.

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