Mazzette e rifiuti

Indagati a Napoli De Luca jr. e un candidato alla Camera con Fratelli d’Italia

di Ivan Cimmarusti

(ANSA)

2' di lettura

Il figlio del governatore della Regione Campania, Roberto De Luca, e il consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia, Luciano Passariello - candidato alla Camera alle prossime politiche del 4 marzo - sono indagati in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che riguarda fatti corruttivi legati a un traffico di rifiuti. Nell’ambito dell’inchiesta - in cui è coinvolta anche la Sma, società regionale per la tutela dell’ambiente - sono state eseguite oggi perquisizioni da agenti dello Servizio centrale operativo della polizia di Stato, negli uffici della Regione. Nel mirino l’appalto per lo smaltimento dei fanghi provenienti da cinque depositi gestiti dalla Sma.

Perquisizione negli uffici di Passariello
Gli agenti hanno perquisito gli uffici del consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, candidato alla Camera dei Deputati, e della Sma Campania, società in house della Regione Campania impegnata nel contrasto degli incendi boschivi, il cui consigliere delegato Lorenzo Di Domenico risulta indagato. Le attività di indagine ancora in corso, spiega il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, «sono state rese necessarie e indifferibili dalla rilevata gravità del rischio di dispersione probatoria collegato alla annunciata diffusione di notizie e immagini in grado di pregiudicare gravemente le investigazioni sulle gravi ipotesi delittuose fin qui individuate (corruzione aggravata dall'utilizzo del metodo mafioso, corruzione, finanziamento illecito di partiti politici)». Melillo aggiunge che «la delicatezza e la complessità delle attività d’indagine in svolgimento impongono di conservare il più stretto riserbo». Nel registro degli indagati figurano anche gli imprenditori Nunzio Perrella, Rosario Esposito e Antonio Infantino.

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La tangente calcolata sulla percentuale del guadagno
Stando al contenuto di una informativa di gennaio scorso, sarebbe emerso come un cordata di imprenditori facente capo a Nunzio Perrella, Rosario Esposito e Antonio Infanti abbia corrotto alcuni soggetti interni alla società Sma e alla Regione Campania. Emergono così i nomi del dirigente Domenico Di Lorenzo e di Luciano Passariello. Gli inquirenti ritengono che l’accordo corruttivo avrebbe avuto ad oggetto «l’affidamento di un appalto - si legge nei documenti - inerente al servizio di smaltimento dei fanghi provenienti da cinque diversi depositi di stoccaggio (della Sma, ndr), e ciò a fronte della corresponsione in favore dei suddetti soggetti intranei di utilità rappresentate in somme di denaro calcolate in percentuale sulla scorta dei guadagni ottenuti a seguito dell’evocato affidamento».

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