Il processo al tribunale di imperia

Non ci fu finanziamento illecito al parlamentare: assolto l’ex ministro Claudio Scajola

di Ivan Cimmarusti

L’ex ministro Claudio Scajola

2' di lettura

Assolto l’ex ministro Claudio Scajola dall’accusa di finanziamento illecito. Secondo il Tribunale di Imperia, «il fatto non sussiste». Per l’accusa aveva ottenuto sconti particolari sui lavori di ristrutturazione di Villa Ninina, residenza di Imperia della famiglia. La sentenza è stata emessa dal giudice Cateria Lungaro a conclusione della replica del pm Alessandro Bogliolo che nella sua stessa requisitoria aveva già chiesto l’assoluzione. Si tratta della seconda sentenza in favore dell’ex ministro, dopo che il Tribunale di Roma aveva già assolto Scajola per la vicenda della casa con vista Colosseo.

Il finanziamento illecito a un parlamentare
L’ex ministro è finito sotto procedimento a Imperia per la ristrutturazione della villa di famiglia. Nella stesso processo è stato assolto anche l’imprenditore Ernesto Vento, titolare dell’azienda che eseguì gli interventi di restauro a partire dal 2004. L’accusa sosteneva che i pagamenti per la ristrutturazione della villa fossero inferiori al valore effettivo. Scajola ha sempre negato gli addebiti. Il perito definì «congrue» le cifre pagate da Scajola. L’ex ministro è stato anche assolto dall’accusa di arricchimento patrimoniale in capo al singolo parlamentare per il ritardo con cui pagò i 705mila euro dello stato di avanzamento dei lavori con il contestato danno patrimoniale dell’impresa e mancato pagamento degli interessi».

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Il legale dell’ex ministro: «Rispetto per il suo calvario»
«Claudio Scajola è stato assolto con la formula migliore: perché il fatto non sussiste». Lo ha detto l’avvocato Elisabetta Busuito, legale dell’ex ministro che sottolinea come questo sia «il dodicesimo proscioglimento per l’esponente politico» e afferma che «bisogna guardare con grande rispetto al calvario subito da quest’uomo». «Per Claudio Scajola - ha detto Busuito - si concludono otto anni da incubo, nei quali ha subito ogni genere di procedimento, risultando alla fine sempre innocente. In questo caso, il processo e il perito nominato dal giudice avevano ampiamente dimostrato come tutto fosse lecito e regolare. Ritengo a questo punto che si dovrebbe guardare con grande rispetto al calvario subito da quest’uomo».

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