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Boccia: «Ora puntare sulla crescita del paese. M5S non fa paura»

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. (Ansa)

2' di lettura

«Un po' era nell'aria un esito di questo tipo, non a questo livello, ma bisogna prendere atto del voto degli italiani». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, commentando l'esito delle elezioni politiche di domenica scorsa a margine dell'assemblea di Sistema Moda Italia in corso a Piazza Affari. «I 5 Stelle non fanno paura, valutiamo i provvedimenti, stiamo parlando di partiti democratici», ha sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia secondo il quale, «l'importante è che si assicuri un Governo al Paese» è che «non si cambino provvedimenti che hanno avuto effetti sull'economia
reale». Tra questi elenca «in particolare il Jobs Act e il piano Industria 4.0». A suo avviso «smontarli significa rallentare, invece dobbiamo accelerare se vogliamo ridurre il divario e aumentare l'occupazione nel paese».

La precondizione è la crescita
Ha concluso che «abbiamo bisogno di una precondizione che si chiama crescita».  Nel discorso all'assemblea di Sistema Moda Italia a Piazza Affari ha fatto un appello ai partiti« che giustamente devono rivendicare i risultati del voto, ma ora finisce la stagione delle rivendicazioni e comincia la stagione del governo di un grande Paese industriale, con una crescita che deve accelerare per ridurre i divari ed essere protagonista della discussione di bilancio europea».

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Dati sulla produttività confermano il programma di Verona
I dati Istat di oggi «confermano che gli effetti sull'economia reale ci sono». Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a margine dell'Assemblea di Sistema Moda Italia (Confindustria) commentando il dato di oggi sulla produttività del lavoro. «Ora - prosegue - dobbiamo spingere su quel livello di riforme che hanno dato effetti sull'economia reale e usare questi effetti
per ridurre i divari all'interno del Paese». Secondo Boccia «è il modello che abbiamo un po' elencato a Verona: la prima parola è il lavoro, la seconda è la precondizione 'crescita' e la terza è ridurre il debito pubblico, che è un elemento essenziale per prepararsi all'aumento dei tassi».

Assise di Confindustria, voci dalla platea: regole certe e un fisco più equo

Europa unica risposta a dazi Trump, no a linea anti-europeista
«La linea anti-europeista dobbiamo trasformarla in una linea europeista a grande trazione di riforma. Abbiamo bisogno di un'Europa forte.

Il fatto che gli Stati Uniti comincino a parlare di dazi importanti a danno dell'industria europea e' un segnale forte. Possiamo solo rispondere in chiave europea. Attenzione perché è l'unica risposta che possiamo dare», ha detto il presidente di Confindustria rispondendo a chi gli chiedeva se fosse preoccupato dalla linea anti-europeista di alcuni partiti politici usciti vincitori dalle elezioni di domenica scorsa.

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