domani i nomi dei 40 componenti

Commissione speciale, sì della Camera. Pd: no ad accordo spartitorio

di Vittorio Nuti

(Agf)

3' di lettura

Con due settimane di ritardo rispetto a palazzo Madama, anche Montecitorio avvia la Commissione speciale per gli atti urgenti del Governo in attesa di parere, istituita oggi dalla Conferenza dei capigruppo. La prima seduta dell'organismo temporaneo che opera in attesa della costituzione delle commissioni permanenti è fissata per giovedì alle 12, con all'ordine del giorno la composizione dell'ufficio di presidenza, mentre entro domani alle 16 i gruppi dovranno indicare i nomi dei rispettivi rappresentanti. I membri della commissione saranno in tutto 40: 14 M5S, 8 Lega, 7 Pd, 7 Fi, due Fdi, uno ciascuno per LeU e per il gruppo Misto.

Delrio (Pd): no ad accordo spartitorio
Dopo il via libera della Capigruppo, si apre ora la partita della presidenza. Da giorni il Pd reclama l'attribuzione dell'incarico al deputato dem Francesco Boccia, presidente uscente della Commissione Bilancio, rispettando la prassi che nel 2013 aveva portato al vertice della Commissione speciale il leghista Giancarlo Giorgetti in quanto ex presidente della Bilancio nella precedente legislatura. Ma difficilmente la richiesta verrà accolta, se verrà replicata l'intesa M5S-Centrodestra che la scorsa settimana ha determinato l'elezione del pentastellato Vito Crimi alla guida della Commissione speciale del Senato.

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Per la presidenza della Commissione speciale è chiaro che c'è un accordo spartitorio a cui noi non partecipiamo

A margine della riunione dei Capigruppo il presidente dei deputati dem Graziano Delrio ha parlato oggi di «chiaro accordo spartitorio» tra i partiti maggiori «a cui noi non partecipiamo». «Noi nel 2013 - ha ricordato - lasciammo all'opposizione la presidenza della Commissione speciale: adesso questo criterio non viene rispettato. Siamo allo stesso metodo che ha contraddistinto l'elezione dell'Ufficio di presidenza». I vicepresidenti eletti , in quel caso, sono infatti i senatori di Giacomo Caliendo (Forza Italia) ed Erica Rivolta (Lega).

Riforma Rosatellum non all’ordine del giorno
Tra i provvedimenti in attesa d'esame da parte della Commissione speciale non ci sarà, come richiesto da Fdi, la riforma della legge elettorale. Sul punto, alla riunione dei Capigruppo è mancata l'unanimità, condizione necessaria per inserire il tema all'ordine del giorno. Come ha ricordato il presidente dell'Assemblea, Roberto Fico, le competenze della commissione speciale «possono prendere in esame altri provvedimenti previa unanimità». Per il presidente dei deputati Fdi, Fabio Rampelli, Pd e Leu avrebbero ritenuto la richiesta «inopportuna», mentre il M5S «ha fatto dei rilievi sulla legittimità della proposta». Rampelli ha difeso la proposta del suo partito sottolineando come la Capigruppo non abbia voluto correggere il testo del Rosarellum «inserendovi una norma di salvaguardia che sarebbe stata fondamentale nella eventualità di un voto anticipato».

Stop al Dlgs sulle carceri per il no di M5S e centrodestra
Nel “pacchetto” di provvedimenti all’attenzione della Commissione speciale, nonostante il pressing del Governo e l’esplicita richiesta di assegnazione per i pareri presentata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, non rientrerà nemeno il decreto legislativo per l’attuazione della riforma carceraria, bloccata dall’opposizione di M5s e centrodestra. Secondo fonti diPalazzo Chigi, all’obiezione che nella “supercommissione” non siedono parlamentari competenti sulla materia Finocchiaro avrebbe replicato, senza risultato, che la composizione della Camera ancora non è nota e che comunque la commissione potrebbe essere integrata da altri componenti su singoli temi. Dunque i decreti sulle carceri saranno assegnati alle commissioni ordinarie, quando saranno istituite. Tra i testi che saranno valutati figura invece il Dlgs sulla distribuzione dei prodotti assicurativi, ed è prevista l'assegnazione del Def, quando verrà varato dall'Esecutivo (a meno che nel frattempo non sia stata insediata la commissione Bilancio).

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