intervista su skytg24

Cottarelli: «Un governo balneare si può anche fare». Se chiamasse Mattarella «direi di sì»

di Redazione Roma

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2' di lettura

Un’alleanza di governo Lega-M5S «al momento non causerebbe un aumento dello spread. I mercati sono in qualche modo narcotizzati dalla liquidità della Bce e dal fatto che c'è crescita. Finché c'è crescita ai mercati va bene». È la previsione dell’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, intervenuto a L'Intervista su Sky Tg24. Il problema nascerebbe, ha spiegato, se si verificasse uno shock tale da mandare l'Italia in recessione. «Quello sì - ha detto - farebbe ripartire lo spread».

Cottarelli: se mi chiamasse Mattarella direi sì
Cottarelli ha commentato anche la situazione politica nazionale, commentand0 l’ipotesi dell’approdo a un governo di scopo. Manifestando anche la sua disponibilità a guidarlo. «Un governo balneare di pochi mesi si può anche fare» se chiamasse Mattarella «direi di sì» ha detto l’ ex commissario alla spending review, rispondendo alle domande di Maria Latella a L'Intervista, «anche se non farebbe comunque niente di sostanziale». Al momento però, ha precisato, «non mi ha chiamato nessuno. Mi sembrerebbe molto strano. Ci sono state elezioni politiche, credo sia giusto che sia un politico a fare il governo e se non ci fosse un accordo, sarebbe giusto tornare alle elezioni»

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«Art.18 non priorità, serve riforma burocrazia»
In tema di lavoro, Cottarelli ha detto di non essere «mai stato un fan dell'abolizione dell'articolo 18» definita però «una battaglia più di bandiera che di sostanza. Ora anche tornare indietro sarebbe una battaglia di bandiera. Ce ne sono altre più importanti, come la lotta all'evasione, alla burocrazia eccessiva, o per una giustizia più rapida». Cottarelli non considera nemmeno la legge Fornero un paradigma assoluto, «bisogna però vedere con cosa la si rimpiazza, bisogna trovare 15 miliardi l'anno. Se non si trovano i finanziamenti, non si può fare»

«L'Italia deve raddoppiare l'avanzo primario»
In una recente intervista al Sole 24 Ore Cottarelli ha dichiarato senza mezzi termini che «l’Italia deve aumentare l'avanzo primario dall'attuale livello del 2% fino al 4%». E ha aggiunto: «Se vogliamo diventare resistenti a possibili incidenti di percorso che sicuramente incontreremo, quale per esempio una recessione proveniente dall'esterno, quella è l'unica via da percorrere», indica chiaramente Cottarelli, intervistato da Il Sole 24 Ore durante una pausa del workshop, ammettendo che un'operazione del genere «non certo è facile, ma neppure impossibile». Non occorre infatti ridurre drasticamente la spesa pubblica, rischiando in tal modo di mettere i bastoni fra le ruote di una ripresa che ha riavviato i motori a fatica: «In termini strettamente tecnici - dice l'ex Commissario Straordinario per la Spending Review in Italia - è sufficiente mantenerla costante in termini reali per almeno tre anni».

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