caccia alla firma in dichiarazione

I partiti e la campagna del due per mille: foto e spot per convincere i contribuenti

di Nicoletta Cottone

I partiti e la sfida del due per mille: la corsa al finanziamento in dichiarazione

3' di lettura

Tempo di dichiarazioni, tempo di due per mille ai partiti. E anche ora che il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha annunciato la sua intenzione di abolire il 2 per mille alle forze politiche, è partita una serrata campagna per ottenere dai contribuenti la firma nella scheda del due per mille ai partiti della dichiarazione dei redditi. Dal 2014 il contribuente ha la possibilità di effettuare la scelta di destinare il due per mille della propria Irpef al finanziamento di un partito politico. Scelta da effettuare con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Nelle dichiarazioni 2017 (redditi 2016) sono stati assegnati 15,3 milioni di euro. Rispetto al tetto annuo di 45,1 milioni di euro, ben 29,78 milioni sono rimasti nelle casse dello Stato.

Sono 27 i partiti ammessi alla sp artizione
Solo i partiti registrati sono ammessi alla spartizione: devono depositare statuto conforme ai principi di democrazia interna, farne formale richiesta e vantare una presenza nelle istituzioni. Nel 2018 sono 27 le forze politiche alle quali si può dare il contributo: da Alternativa popolare a Unione per il Trentino. Il M5S non può avere il due per mille (non ha i requisiti) e comunque consiglia di «non destinare a nessun partito il 2x1000. Così finirà nel cosiddetto “inoptato” e faremo risparmiare gli italiani».

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Il Pd: insieme saremo più liberi
«A te non costa nulla, insieme saremo più liberi». È questo lo slogan scelto dal Pd per la campagna informativa sul due per mille che sul sito invita a donare il 2X1000 al Pd: scrivi M20. C’è anche esempio pratico, video e esempio dui compilazione. Nella foto giovani e meno giovani, tre uomini e due donne, tutti sorridenti. Lo scorso anno hanno firmato per il Pd 602.490 contribuenti per un totale di 7,99 milioni di euro (quasi la metà del totale delle scelte).

La richiesta con ruspa della Lega
«Donare il 2 per mille alla Lega non costa niente». Troneggia la foto di un sorridente Salvini che invita a scrivere D43 nello spazio della scheda. Un video spiega come destinare il2 per mille al Carroccio: 2 minuti e 35 secondi con tanto di immagine di un dare la precedenza alla ruspa tanto cara al leader della Lega (per spiegarci la ruspa del Salvini che balla “Andiamo a governare con la ruspa in tangenziale” trasformando la hit di Rovazzi in un video virale). Nel 2017 sono stati 172.771 i contribuenti a scegliere la Lega che ha incassati 1,89 milioni di euro.

Partiti politici ammessi al beneficio della destinazione volontaria del due per mille dell'Irpef
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Forza Italia sceglie la tradizione
Più tradizionale e ingessato l’invito di Forza Italia: «Dona il 2x1000 a Forza Italia». Niente video ma una spiegazione scritta e un esempio pratico per ricordare che chi sceglie gli azzurri deve scrivere F15. Sono stati 62.284 i contribuenti a scegliere Forza Italia per un totale di 850.392 euro.

Fdi: la lettera della Meloni chiede di dar voce al partito
Sul sito di Fratelli d’Italia troneggia una bellissima foto di Giorgia Meloni che invita a scegliere Fdi: «È una scelta che al contribuente non costa nulla e non è alternativa all’8 per mille e al 5 per mille». Sul sito, con una lettera, la Meloni ricorda l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la necessità di dar voce alle campagne di Fdi. Nel 2017 hanno scelto di dare il 2 per mille a Fdi 64.682 contribuenti per un totale di 789.937 euro.

Rifondazione: il 2x1000 serve
«Il 2 per mille serve», è l’invito di Rifondazione comunista. «Non costa nulla e non si sostituisce al 5 e 8 per mille. Se non destini il 2X1000 la quota resta all’erario». E ricordano: «L19 due per mille». Lo scorso anno ha fatto ilpieno senza avere parlamentari.Da dieci anni. Eppure hanno scelto di finanziare Rifondazione 61.383 contribuenti per un totale di 611.337 euro.

I sostenitori con i redditi più elevati sono del SüdtirolerVolkspartei
I sostenitori dai redditi più elevati sono del Südtiroler Volkspartei: in media 20 euro da ogni dichiarazione dei redditi. Subito dopo il Partito liberale italiano con 16,8 euro. Nessun cenno al due per mille sul sito targato Südtiroler Volkspartei, mentre sul sito del Pli c’è un messaggio, molto tradizionale del tesoriere Claudio Vitali che invita a devolvere il due per mille al Pli.

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