Rugby, Italia in Giappone per invertire la rotta

Due test match con il Giappone per sostenere una tesi e infondere fiducia a tutto il movimento. Si dice che l'Italia è praticamente “condannata” a giocare quasi sempre con le squadre dell'èlite internazionale, della primissima fascia, cioè le avversarie del Sei Nazioni e le grandi dell'emisfero Sud. Si aggiunge, e anche qui c'è più di un fondo di verità, che Nazionali come Giappone e Georgia sono avvantaggiate agli effetti del ranking mondiale dal fatto che ottengono un numero di affermazioni ben maggiore di quello degli Azzurri, perché spesso si trovano di fronte squadre meno attrezzate. Ecco allora una bella occasione per rafforzare queste affermazioni, per provarne la fondatezza.

La squadra di Conor O' Shea, che per altri versi è privilegiata dalla possibilità di confrontarsi costantemente con le migliori, deve dimostrare che al di fuori della prima fascia può vincere contro chiunque. Giappone in primis, per poi replicare il discorso quando a novembre riceverà la visita della Georgia.
Da qui a dire che domani capitan Ghiraldini e i suoi avranno problemi semplici da risolvere ne corre parecchio. Il lavoro degli Azzurri nelle prime due settimane giapponesi dovrebbe aver dato buoni frutti. Prima la permanenza nel mega centro sportivo di Ueda Sugadaira, località che ha scelto l'Italia come testimonial (sborsando circa 500mila euro) anche in vista della Coppa del Mondo che il Paese del Sol Levante ospiterà l'anno prossimo. Poi la vittoria di sabato scorso nella gara di avvicinamento ai test match: 52-19 ai danni del Yamaha Jubilo, squadra del campionato giapponese. Infine altro lavoro mirato.

Ma ora viene il bello, contro un Giappone che tre anni fa ha scioccato il mondo ovale battendo il Sudafrica alla World Cup 2015 e a novembre 2017 se ne è andato dalla Francia dopo avere pareggiato con i Bleus. La grande maggioranza dei giocatori della Nazionale in bianco e rosso, compresi diversi atleti di nascita e scuola straniere, è tesserata per i Sunwolves. Questa selezione, come i nostri Benetton e Zebre, disputa un campionato internazionale: nel loro caso si tratta del prestigioso SuperRugby, cui partecipano formazioni neozelandesi, sudafricane, australiane più i Jaguares argentini.

Bisognerà mettere in campo attenzione, fisico e grande accuratezza nei gesti tecnici. Dovremo provare a disinnescare un gioco basato sulla grande velocità ma anche su doti di impatto decisamente superiori a quelle del passato. La struttura della formazione azzurra è sostanzialmente incentrata sul gruppo che ha fatto il Sei Nazioni, anche se alcuni uomini (a partire dal capitano teorico Parisse) sono rimasti a casa con acciacchi vari. Rientra da un lungo infortunio, invece, il centro Michele Campagnaro, forse il trequarti più talentuoso del nostro gruppo. Da segnalare l'impiego dal primo minuto di Pasquali come pilone destro, ruolo per cui in panchina c'è Giosuè Zilocchi, 21 anni, che potrebbe fare il debutto con la Nazionale maggiore.
Intanto l'Italia Under 20 sta giocando un mondiale di lusso. Nel suo girone ha perso “inevitabilmente” dall'Inghilterra ma ha battuto sia la Scozia sia l'Argentina, normalmente tra le grandi del rugby giovanile. La squadra resta in corsa per un quinto posto che sarebbe il miglior piazzamento di sempre.

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COSÌ IN CAMPO (Oita, stadio Bank Dome, sabato 9 giugno, 7.45 ora italiana)
Giappone: Matsushima; Lemeki, Tupou, Lafaele, Fukuoka; Tamura, Tanaka; Mafi, Leitch (cap.), Himeno; Anise, Van der Walt; Koo, Horie, Inagaki. A disposizione: Niwai, Ishihara, Asahara, Helu, Tokunaga, Nagare, Matsuda, Nakamura. Ct Jamie Joseph
Italia: Minozzi; Benvenuti, Campagnaro, Castello, Bellini; Allan, Violi; Steyn, Licata, Negri; Budd, Zanni; Pasquali, Ghiraldini (cap.), Lovotti. A disposizione: Bigi, Zani, Zilocchi, Biagi, Fuser, Polledri, Tebaldi, Hayward. Ct Conor O' Shea
Arbitro: Nick Bryant (Nuova Zelanda)
Diretta in streaming su it.eurosport.com