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Migranti, Moavero: nostri porti aperti fino a modifica missione Sophia

di Redazione Online

Migranti, che cosa dicono i numeri

2' di lettura

«Nel giro di qualche settimana» si arriverà alla «modifica delle regole operative della missione militare europea Sophia che dovrebbe porre fine allo sbarco delle persone salvate in un unico Paese». Fino ad allora «l'Italia garantirà l'approdo nei propri porti di tutte le persone salvate» dalle navi della missione militare lanciata dall'Unione europea dopo i naufragi della primavera del 2015. Reduce dall'incontro a Berlino con il collega tedesco Heiko Maas il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha dettato i tempi per l'aggiornamento della nostra politica di accoglienza dei migranti basata sui cosiddetti “porti aperti”:, sottolineando che «non si tratta di una nuova operazione Sophia ma di nuove regole nelle quali l'operazione Sophia deve continuare».

Su accoglienza migranti serve «responsabilità condivisa»
Il titolare della Farnesina ha richiamato le conclusioni dell’ultimo Consiglio Ue, incentrate sulla necessità di arrivare ad una «responsabilità condivisa» dell’accoglienza dei migranti «già quando le persone vengono salvate, a monte di chi abbia o meno diritto d'asilo». Di tratta quindi di avviare «un lavoro complesso», spostando l'attenzione «dal momento dell'arrivo al momento delle partenze dei luoghi d'origine, alla sorgente e non solo alla foce, intervenendo nei paesi dove partono, agire sui tragitti di questi tragici spostamenti per lottare contro i trafficanti», continuando al tempo stesso a operare i salvataggi in mare.

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Crisi Crimea: «Italia rispetta diritto internazionale»
Tra i temi della conferenza stampa congiunta seguita al faccia a faccia con Maas anche l’atteggiamento dell’Europa sulla crisi in Crimea che ha portato alle sanzioni di Bruxelles nei confronti della Russia. «Noi riteniamo che le norme del diritto internazionale debbano essere rispettate», ha spiegato Moavero, ma «riteniamo che il meccanismo adottato dalle sanzioni debba essere uno strumento per fare rispettare gli accordi e non un fine che punisca». Rispondendo a una domanda sulla posizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha difeso la legittimità del discusso referendum sull'annessione russa della Crimea Moavero ha ricordato che «la posizione del governo italiano è stata espressa negli atti posti in essere nell'ultimo Consiglio europeo».

Doppio passaporto altoatesini? «Atto curioso»
A margine dell’incontro con la stampa Moavero ha parlato anche delle nuove norme sul doppio passaporto italiano-austriaco per i cittadini dell’Alto Adige che sarebbe allo studio da parte del Governo di Vienna e che dovrebbero essere presentate a settembre. «Prima di essere un atto ostile è un atto francamente curioso sull'opportunità del quale ci interroghiamo», ha spiegato il ministro, convinto che «la concessione della cittadinanza di uno Stato ai cittadini di un altro Stato che già condividono la cittadinanza europea» costituisca «un gran bisticcio di cittadinanza e di parole». «Con tutti i problemi che in questo momento ci sono in Europa, la questione della doppia cittadinanza ci sembrava l'ultimo che bisognasse sollevare», ha concluso confermando la richiesta di elementi certi sul disegno di legge «direttamente presso il governo» austriaco; «Dovremmo avere un quadro più chiaro nelle prossime ore».

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