il financial times: 6mila euro per salvataggio

Migranti, Ue pronta a pagare gli Stati membri. Salvini: Italia non ha bisogno di elemosina

di Al.Tr.

Moavero: Italia accetterà sbarchi fino a modifica regole Ue

3' di lettura

Bruxelles offrirà ai governi europei 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto nel proprio Paese. Sarebbe questa, secondo il Financial Times, una delle proposte che la Commissione Europea presenterà domani, insieme a quella di “centri controllati'” per gli Stati membri che decidano di allestirli sul loro territorio. Secondo il Financial Times, l’Ue si proporrà di pagare ai governi 6mila euro per ogni migrante accolto fino a un massimo di 500 persone, e con questo «si augura di persuadere il governo italiano a fare di più». 

Pronta la replica del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l’Italia non ha bisogno di elemosina». Dichiarazioni liquidate da Bruxelles con un «Non commentiamo i commenti».Intanto, la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, si è recata in Libia per incontrare il primo ministro Fayez Serraj. «Occorre fermare il traffico di esseri umani e l'immigrazione irregolare», ha detto Trenta appena arrivata a Tripoli.

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Conte: proposta Ue interessante, ma solidarietà non ha prezzo
«Non ho letto la proposta Ue, ma dalle anticipazioni ricavo cose interessanti», ha detto il premier Giuseppe Conte, secondo il quale ci sono punti che «vengono incontro a quello che avevo chiesto nelle lettere a Juncker e Tusk», quando «per esempio, si ragiona di cabina di regia ancorché misura provvisoria che prelude evidentemente a una risoluzione più organica del problema». E sul rifiuto di «elemosina» di Salvini, dice: «Rientra nell’impostazione della proposta italiana che non è mai stata fatta una questione di soldi. La solidarietà europea non ha un prezzo».

Salvini: vogliamo chiudere flussi in arrivo
«L’ipotesi non esiste - ha detto Salvini - L’Italia non chiede l’elemosina, anche perché nel corso del tempo ogni richiedente asilo costa tra i 40mila e i 50mila euro». Dunque Bruxelles, ha aggiunto il ministro, «l’elemosina se la può tenere. «Noi vogliamo chiudere i flussi in arrivo per smaltire l’arretrato di centinaia di migliaia di presenze - ha aggiunto il ministro - Non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani».

Ue avrà ruolo di coordinamento
Il punto centrale della proposta sono i '”centri controllati'”, per i quali la Commissione Europea offrirà agli Stati che li ospitano «pieno appoggio dell’Ue e delle agenzie europee». Sui centri controllati nei Paesi Ue e sulle piattaforme di sbarco dei migranti nei Paesi terzi - queste ultime realizzate in stretta cooperazione con l’Oim e l’Unhcr - la Commissione europea ha annunciato che svolgerà una funzione di coordinamento tra gli Stati membri. In altre parole si tratterà di una sorta di cabina di regia, ma sarà solo una misura provvisoria fino a quando non sarà possibile istituire un sistema completo nel contesto della riforma del sistema europeo comune in materia di asilo».

Piattaforme per sbarco «ordinato e prevedibile»
Le piattaforme, spiega la Commissione, dovranno garantire uno sbarco ordinato e prevedibile e tutti gli Stati costieri del Mediterraneo dovrebbero essere incoraggiati a istituire zone di ricerca e soccorso e centri di coordinamento del salvataggio marittimo. I l lavoro con i paesi terzi interessati sarà portato avanti «sulla base di partenariati esistenti» e con «un sostegno adeguato» alla situazione politica, di sicurezza e socioeconomica. Le possibilità di reinsediamento, avverte la Commissione, non saranno disponibili per tutte le persone sbarcate che necessitano di protezione internazionale e i punti di accoglienza dovrebbero essere stabiliti il più lontano possibile da punti di partenza irregolari.

Avramopoulos: pronti a sostenere i paesi membri
«Siamo pronti a sostenere gli Stati membri e i paesi terzi a cooperare meglio allo sbarco di quelli soccorsi in mare - ha detto il commissario Ue alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos - ma per far funzionare subito tutto questo dobbiamo essere uniti, non solo ora, ma anche a lungo termine: dobbiamo lavorare per soluzioni sostenibili».

Gli incentivi
Gli incentivi finanziari ai paesi che accolgono, già proposti in passato, sono stati riconsiderati dopo che ad alcune barche con migranti è stato vietato l’approdo in Italia, ricorda il Financial Times. La Spagna ne sarebbe probabilmente il maggior beneficiario, avendo accolto più di 1.200 migranti salvati in mare solo la scorsa settimana.

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