decreti verso il traguardo

Milleproroghe e decreto lavoro, oggi rush finale al Senato. Mini-fronda M5S sui vaccini

di Vittorio Nuti

In diretta dal Senato per il Milleproroghe

3' di lettura

Lo stop definitivo ai mercati energetici di maggior tutela (luce e gas) rinviato dal 2019 al 2020. Lo slittamento di dodici mesi, quindi all'anno scolastico 2019-20, dell'obbligo vaccinale nella scuola d'infanzia e negli asili nido previsto dal decreto Lorenzin. Sono alcune delle novità di rilevo inserito nel decreto Milleproroghe (Dl 91/2018) che lunedì torna all'attenzione dell'Aula al Senato che si appresta alla chiusura estiva e accelerando sui provvedimenti ancora all'esame: all'ordine del giorno anche il via libera definitivo al Dl dignità (Dl 87/2018).

Stabilizzazione precari scuola, Borghesi: cambierà alla Camera
Delle ultime modifiche, a cambiare, nel passaggio dal Senato alla Camera per la seconda lettura, sarà molto probabilmente la salvaguardia dei precari della scuola che - secondo un emendamento proposto da Leu al Milleproroghe approvato ieri al Senato - avrebbero dovuto essere inseriti nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento per poter poi essere assunti in ruolo nella scuola. «La posizione della maggioranza rispetto alla riapertura delle graduatorie a esaurimento dei docenti diplomati magistrati resta quella di individuare una soluzione nel rispetto della giurisprudenza del Consiglio di Stato», ha puntualizzato oggi il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, il leghista Stefano Borghesi. L’emendamento LeU «non va in tale direzione», quindi «quasi certamente» la norma verrà modificata. La marcia indietro della maggioranza indigna Loredana De Petris, prima firmataria della proposta. che si scaglia contro «un atteggiamento che ”boccia” chi ha mantenuto la scuola, alimentando l'idea che chi finora ha retto il sistema di istruzione in realtà sia un incapace, una persona che non merita la stabilizzazione».

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Piccola fronda M5S sull’emendamento no-vax
Il voto di lunedì sul Milleproroghe sarà anche il primo banco di prova della maggioranza su un tema sensibile come quello della protezione vaccinale. Nonostante le rassicurazioni del sottosegretario M5S alla Salute Armando Bartolazzi (dirigente medico presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma) che ieri a Radio 24 garantiva che «l'obbligo vaccinale non è messo in discussione» anche se all'interno del Governo e del Movimento «ci sono no vax e ci sono persone estremamente convinte che la vaccinazione serva, come il sottoscritto», il suo slittamento di 12 mesi potrebbe allargare l'area del dissenso, soprattutto in casa M5S.

Il voto in dissenso della senatrice Fattori
Un primo segnale in questo senso è arrivato durante le votazioni in Assemblea a palazzo Madama di ieri pomeriggio. La senatrice pentastellata Elena Fattori ha infatti votato contro la maggioranza dopo aver ricordato i rischi per i bambini immunodepressi «a rischio di esclusione scolastica». Una presa di posizione con ragioni strettamente personali («rispetto la scelta del mio gruppo ma per mia storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario»), ma che potrebbe essere imitata da altri al momento del voto finale.

Anche Trizzino contro: mai visto bambini perdere la vita per vaccini
Anche alla Camera. In un post pubblicato sul suo profilo Facebook (poi rimosso e quindi ripubblicato), il deputato siciliano eletto con il M5S Giorgio Trizzino, di professione direttore sanitario dell'ospedale dei Bambini di Palermo, si schiera contro lo slittamento degli obblighi vaccinali per l'accesso alle scuole. «Ho visto bambini morire a causa di morbillo e meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche», scrive Trizzino. «Il mio ruolo di Direttore Sanitario e di igienista – conclude il post - mi impone di avere una posizione chiara sul tema ed è quello che farò senza equivoci o fraintendimenti. Sono convinto comunque della necessità di un confronto aperto da cui generare future posizioni condivise e pubbliche e pertanto condivido in pieno la posizione della senatrice Fattori». «Non si ritenga - si legge in un altro passaggio - che per garantire l'accesso a asili nido e materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull'obbligo a vaccinare i bambini».

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