i braccianti morti

Salvini a Foggia: guerra al caporalato, svuoteremo i ghetti

di Andrea Gagliardi

(ANSA)

3' di lettura

«La lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del governo. Useremo tutte le armi a disposizione per non far nuocere questi delinquenti. Svuoteremo i ghetti». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza a Foggia, il giorno dopo l’incidente che ha provocato 12 vittime a seguito di uno scontro con un tir del furgone dove erano ammassati braccianti agricoli africani, di ritorno da una giornata di raccolta di pomodori nei campi. Un incidente analogo aveva provocato altri quattro morti sabato scorso.

Braccianti morti, Salvini: svuoteremo i ghetti
«Svuoteremo progressivamente i ghetti, non è possibile che in una società avanzata esistano dei ghetti» ha detto il ministro dell'Interno, sottolineando che si sta già lavorando e sono a disposizione «alcuni milioni di euro per superare la fase emergenziale». «Dobbiamo inoltre aggredire - ha aggiunto - i patrimoni dei mafiosi che campano con il caporalato». Non solo. «C'è una legge sul caporalato che può e deve essere aggiornata per permettere agli agricoltori per
bene di lavorare legalmente». Inoltre per Salvini non va dimenticato che «una immigrazione fuori controllo aiuta la mafia, quindi aver ridotto gli sbarchi» sottrae manodopera alla criminalità organizzata.

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GUARDA IL VIDEO: Incidente in Puglia, muoiono 4 braccianti su un furgone

Conte: rafforzare controllo e prevenzione caporalato
A Foggia per il vertice in prefettura anche il premier Giuseppe Conte, per il quale
dietro l’incidente «c'era un lavoro sfruttato e non c'era dignità». Di qui la necessità di «rafforzare gli strumenti di controllo e prevenzione e introdurre misure di sostegno al lavoro agricolo di qualità». Ossia, «si tratta anche di aiutare gli imprenditori con meccanismi incentivanti perché gli imprenditori siano portati rinunciare a un pezzo di lucro per favorire condizioni di lavoro nel rispetto della dignità dei lavoratori».

Di Maio: concorso straordinario per ispettori lavoro
«Le leggi ci sono già, ma lo Stato ancora non è attrezzato per controllare. Il mio obiettivo è fare un concorso straordinario per gli ispettori del lavoro perchè servono più ispettori. In alcune zone come Gioia Tauro o nel foggiano il caporalato va estirpato azienda per azienda» ha assicurato il vicepremier, Luigi Di Maio, intervenendo a Radio24 sull'incidente di ieri nel foggiano.

Toninelli: morte braccianti offende senso umanità
«È assurdo che serva una tragedia per mettere sotto i riflettori un fenomeno che, anno dopo anno, stagione dopo stagione, raccolta dopo raccolta, offende quel
senso di umanità che dovrebbe albergare in ognuno di noi» gli ha fatto eco il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli nel corso dell'informativa al Senato. «Quei ragazzi - ha ricordato - erano venuti in Italia per cercare un futuro migliore. E invece hanno trovato la morte. I 12 deceduti ieri viaggiavano probabilmente in piedi e stipati in 14, dentro un furgoncino che poteva portare al massimo otto persone. E ha fatto bene il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, a riferirsi a un'intensificazione dei controlli contro il lavoro nero attraverso un maggior numero di ispettori».

Martina: sosterremo aumento ispettori lavoro
E l’opposizione ha assicurato il suo appoggio, dicendosi disposta a un patto di lavoro per fare fronte comune contro il capolarato. «Negli ultimi tre anni abbiamo fatto passi importanti: la legge di contrasto al caporalato ha permesso un aumento di controlli molto significativo. Ma non basta. Bisogna aumentare queste attività preventive se il governo è in grado di proporre una azione che aumenti subito le forze in campo degli ispettori del lavoro noi la sosterremo senza se e senza ma» ha detto il segretario del Pd, Maurizio Martina a Foggia. E ha aggiunto: «Sono qui per proporre al governo un patto di lavoro che superi le divisioni politiche e unisca le forze di tutti noi per combattere questa piaga».

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