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Rugby internazionale: sale sulla giostra l’emisfero Sud

di Giacomo Bagnasco

(Afp)

3' di lettura

Sulla scia di un infortunio che in Francia ha avuto conseguenze mortali (per Louis Fajfrowsky, 21enne giocatore della seconda serie transalpina) aumentano gli interrogativi a proposito dei pericoli cui sono sottoposti i rugbysti a causa dell'intensità del gioco: intesa come forza d'urto nei contatti ma anche come frequenza delle partite, a cominciare dagli impegni internazionali.

Ci potranno essere anche quote non indifferenti di turnover, ma certo i calendari estate/autunno delle maggiori Nazionali dell'emisfero Sud danno da pensare. Prendiamo per tutti gli All Blacks neozelandesi campioni del mondo: da domani al 24 novembre, dunque in poco più di tre mesi, giocheranno 11 partite toccando cinque continenti e aggiungendo al resto delle fatiche lo stress e la stanchezza che derivano da decine di migliaia di chilometri in viaggio.

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Ma il rugby di alto livello è business e non si ferma. Domani intanto prende il via il Championship, competizione a quattro con il meglio della palla ovale al di sotto dell'Equatore: in campo per il primo turno Australia e Nuova Zelanda, a seguire Sudafrica e Argentina. All Blacks favoriti as usual. Dopo che anche nel rugby a sette le loro formazioni hanno ripreso la supremazia vincendo i Mondiali maschili e femminili disputati a San Francisco, i neozelandesi puntano alla terza vittoria consecutiva nel torneo (che sarebbe la sesta su sette da quando nel 2012 la manifestazione è stata allargata all'Argentina).

Già la prima giornata darà un'idea delle forze a disposizione. L'Australia deve ribaltare il pronostico anche per tentare di vincere la Bledisloe Cup, cosa che non le riesce dal lontano 2002. Il trofeo si gioca con la Nuova Zelanda e quest'anno andrà a chi farà meglio in una serie di tre partite: le due che si disputano nell'ambito del Championship più una programmata il 27 ottobre in Giappone (a Yokohama, nel Nissan Stadium che l'anno prossimo ospiterà la finale della Coppa del mondo).

Gli All Blacks vengono dai successi interni di giugno sulla Francia e domani festeggeranno il 100° “cap” di Sam Whitelock, un monumento in seconda linea. L'Australia cercherà di ribaltare una tendenza negativa che, sempre due mesi fa, l'ha anche portata a perdere due confronti su tre con l'Irlanda.

Dà segni di ripresa il Sudafrica allenato dal nuovo ct Rassie Erasmus, capace di infliggere un 2-1 nella serie di match giocati in casa contro l'Inghilterra. Mentre riparte in un certo senso da zero l'Argentina. Demoliti a domicilio da Galles e Scozia, i Pumas registrano le dimissioni di Daniel Hourcade, il tecnico capaci di portarli fino in semifinale ai Mondiali 2015 ma poi oscurato da una sequenza insostenibile: due partite vinte e 16 perse negli ultimi 18 confronti. Il suo posto sarà preso da Mario Ledesma, ex tallonatore di prestigio, che lascia i Jaguares. Sono, questi ultimi, la squadra sudamericana all'interno del SuperRugby, il campionato delle migliori selezioni di Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia, cui si sono aggiunte di recente una formazione giapponese e, appunto, una argentina. Che alla terza partecipazione ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale, mentre il trofeo è andato - guarda un po' - ai Crusaders neozelandesi. Ledesma parte con una mossa che potrebbe far pensare all'inizio di una retromarcia da parte della sua federazione: infatti ha convocato per il Championship il pilone Juan Figallo, che gioca in Inghilterra per i Saracens. Una chiamata che potrebbe portare a sdoganare nuovamente tutti gli atleti argentini che hanno scelto l'estero per la loro carriera a livello di club.

IL RUGBY CHAMPIONSHIP 2018*
Sabato 18 agosto: Australia-Nuova Zelanda (12.05 ora italiana); Sudafrica-Argentina (17.05)
Sabato 25 agosto: Nuova Zelanda-Australia; Argentina-Sudafrica
Sabato 8 settembre: Nuova Zelanda-Argentina; Australia-Sudafrica
Sabato 15 settembre: Nuova Zelanda-Sudafrica; Australia-Argentina
Sabato 29 settembre: Sudafrica-Australia; Argentina-Nuova Zelanda
Sabato 6 ottobre: Sudafrica-Nuova Zelanda; Argentina-Australia
*Tutti i match saranno trasmessi in diretta dai canali di Sky Sport

LA SERIE STORICA
2012. 1. Nuova Zelanda; 2. Australia; 3. Sudafrica; 4. Argentina
2013. 1. Nuova Zelanda; 2. Sudafrica; 3. Australia; 4. Argentina
2014. 1. Nuova Zelanda; 2. Sudafrica; 3. Australia; 4. Argentina
2015. 1. Australia; 2. Nuova Zelanda; 3. Argentina; 4. Sudafrica
2016. 1. Nuova Zelanda; 2. Australia; 3. Sudafrica; 4. Argentina
2017. 1. Nuova Zelanda; 2. Australia; 3. Sudafrica; 4. Argentina

IL RANKING MONDIALE (prime 15 posizioni)
1. Nuova Zelanda; 2. Irlanda; 3. Galles; 4. Inghilterra; 5. Australia; 6. Sudafrica; 7. Scozia; 8. Francia; 9. Figi; 10. Argentina; 11. Giappone; 12. Tonga; 13. Georgia; 14. Italia; 15. Usa

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