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F1, Gp Belgio: le pagelle

a cura di Datasport

4' di lettura

Sebastian Vettel     10 Quello che ci voleva per ricominciare, per inziare bene la seconda parte di campionato e soprattutto per presentarsi carichissimo a Monza tra pochi giorni. Beffato in qualifica, non al via: quest'anno la Ferrari è un missile in rettilineo e per Lewis non c'è scampo. Perfetto nel giro di rientro ai box, quando si difende alla grande e la porta definitivamente a casa.   Lewis Hamilton      8 In qualifica ci aveva messo una pezza, in gara non può far altro che guardare Seb sfilarlo in avvio. Ci prova con l'undercut, non ci riesce e da lì è gestione fino alla bandiera a scacchi. Spera in una Monza piovosa, altrimenti può far fatica anche lì.   Max Verstappen    8 In teoria non è il suo Gp di casa, in pratica lo è perchè pur avendo nazionalità olandese è nato in Belgio e belga ha pure il secondo passaporto. Per questo a Spa l'idolo è lui, sa di non poter vincere ma ringrazia il pubblico con un podio e con un sorpasso capolavoro su Ocon.   Sergio Perez      8 Vince la sfida degli altri chiudendo con un gran 5° posto, in questa specie di nuova vita per il suo team, che proprio da Spa inizia una nuova avventura. Grande qualifica e grande gara, vince il duello con il compagno Ocon in avvio e cede a Bottas solo nel finale.   Valtteri Bottas     7 Non è una novità assistere a queste rimonte con una Ferrari od una Mercedes, in più lo aiuta lo strike della prima curva dove pure lui finisce per tamponare leggermente una monoposto avversaria. Cambia subito le gomme e mette le soft nel finale, che gli servono per finire al 4° posto.   Esteban Ocon     7 Un gran bel fine settimana purtroppo in un'aria agrodolce, perchè la prima vittima della nuova Racing Point Force India potrebbe essere lui, il quale pare destinato a lasciare il posto a Stroll. Ma lui dice di essere tranquillo e si vede: gara di sostanza e 6° posto, peccato essersi fatto passare in avvio da Perez.   Romain Grosjean     7 Sulla pista che sei anni fa gli costò l'esclusione dal Gp d'Italia mette in scena un fine settimana molto positivo, in cui riesce a stare davanti al compagno Magnussen sia al sabato che alla domenica. In gara si tiene fuori dai guai e porta a casa sei punti.   Kevin Magnussen     7 Quattro punti e 8° posto poco distanza di un Grosjean che stavolta gli prende bene le misure. Evitare il caos al via gli permette di condurre con relativa serenità fino alla bandiera a scacchi.   Pierre Gasly      7 Al primo Gp dopo l'ufficializzazione del suo passaggio in Red Bull per il 2019 fa una corsa egregia, portando a casa due punti, cosa non facile se a Spa hai dietro le spalle un motore Honda.   Marcus Ericsson     7 La sua resta l'unica Sauber-Alfa Romeo superstite dopo il via e ci mette impegno, riesce a portare a casa il punticino della decima piazza.   Carlos Sainz jr    6 E' l'unico ad azzardare le medie al via, il patatrac al via lo aiuta a rimontare ma non riesce ad artigliare la zona punti.   Sergey Sirotkin     6 Fa quel che può fare con questa Williams, finisce 12° con la soddisfazione non da poco di chiudere davanti al compagno Stroll.   Lance Stroll      5 E' in odore di Force India (rigorosamente con Racing Point davanti, eh), ma se non riesce a stare davanti a Sirotkin, con tutto il rispetto per il russo, farlo con Perez sarà molto molto più difficile.   Brendon Hartley     5 Il confronto interno con Gasly pende ancora tutto dalla parte di Pierre, il quale fa due punti mentre lui è appena 14°.   Stoffel Vandoorne     4 Sarebbe pure il suo Gp di casa, ma non lo nota nessuno. Ultimo in qualifica e ultimo tra chi vede il traguardo. E siamo a nove gare senza punti.   Nico Hulkenberg     2 Sbaglia clamorosamente il punto di frenata e rischia di combinare un disastro. Dieci posizioni di penalità in griglia più che giuste, un black-out non da lui che a Spa tocca il punto più basso della sua stagione.   Daniel Ricciardo   s.v. (senza voto) Nella carambola il via è, in senso relativo, il più fortunato, perchè è l'unico che riesce a ripartire, anche se con due giri di distacco. Aspetta una safety car che non arriva e dopo un po' il team lo richiama ai box per il ritiro.   Kimi Raikkonen  s.v. (senza voto) La squadra al sabato lo mette in condizioni difficili e ne paga eccessivamente le conseguenze in gara, quando viene preso in pieno da un incolpevole Ricciardo. Prova a proseguire ma i danni a fondo e Drs sono insormontabili, così si ritira.   Charles Leclerc  s.v (senza voto) Il test più estremo mai fatto sull'Halo lo vede protagonista, con la posteriore destra di Alonso che colpisce il sistema di sicurezza sopra la sua testa. Ko immediato.   Fernando Alonso  s.v. (senza voto) Dice di essersi reso conto prima del bloccaggio di Hulkenberg, ovviamente non poteva fare niente se non aspettare l'urto che lo fa decollare. Saluta Spa nel peggiore dei modi, con le Ardenne che restano stregate: qua non ha mai vinto in carriera.  

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