dopo le proteste degli abitanti

Migranti Diciotti: a Rocca di Papa per poco, poi nelle diocesi

di Alessia Tripodi

I migranti della Diciotti lasciano Messina

2' di lettura

I 100 migranti della Diciotti che arriveranno stasera nel Centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, alle porte di Roma, «resteranno pochi giorni all’interno del Centro e poi verranno accolti dalle diocesi in Italia che hanno dato disponibilità». È quanto racconta al Sir, l’agenzia dei vescovi, Domenico Alagia, direttore della cooperativa San Filippo Neri che gestisce per conto della Auxilium i servizi di accoglienza nella struttura di Rocca Di Papa. Rassicurazioni sulla permanenza limitata dei migranti sono arrivate anche dal sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, dopo le proteste di presunti cittadini su Facebook: «Siamo stati rassicurati dalla Cei e dalla Caritas che saranno ricollocati in pochi giorni e che ci sono disponibilità ben superiori al numero necessario», ha detto il primo cittadino.

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«Capiamo le perplessità di alcuni cittadini, il Comune è al lavoro per garantire i minori disagi possibili e la sicurezza», ha aggiunto poi Crestini, escludendo per il momento iniziative di protesta ufficiali e ha sottolineato che «se ci saranno, arrivano da fuori». Anche se Casapound ha fatto sapere di aver organizzato per domani un sit- in di fronte al centro di accoglienza.
In serata si sono registrati attimi di tensione davanti alla struttura, con accese discussioni tra cittadini pro e contro l’arrivo dei profughi. Il posto resta presidiato dalle forze dell’ordine con un blindato.

I migranti della Diciotti lasciano Messina

Mondo Migliore: attiveremo il normale protocollo
I naufraghi dovrebbero arrivare a Rocca di Papa nelle prossime ore: «Sappiamo che sono partiti dal porto di Messina questa mattina intorno alle 10.30. Noi li aspettiamo quindi in tarda serata», ha aggiunto Alagia. Spiegando che ai migranti «abbiamo destinato un’ala separata della struttura, attiveremo per loro il protocollo che utilizziamo normalmente per tutti gli sbarchi che abbiamo ricevuto in questi due anni. Per noi non è niente di straordinario».

Alagia ha raccontato che «verrà quindi attivato il protocollo sanitario e la presa in carico dal punto di vista socio-psicologico che è molto importante per queste persone, soprattutto per quello che hanno appena passato. Subito verranno presi in carico anche dai mediatori culturali che li accompagneranno in questo periodo di poco tempo che resteranno all'interno del Centro e poi inizieremo a dare subito delle informazioni: nozioni di italiano, riferimenti per capire dove si trovano, basi di educazione civica». «Tutte le informazioni minime per far loro capire soprattutto il percorso che dovranno fare e che sarà comunque un percorso di integrazione sul territorio italiano», ha aggiunto il responsabile del centro.


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