il match a nelson

Gli All Blacks nella culla del rugby neozelandese

di Giacomo Bagnasco

3' di lettura

Dal 14 maggio 1870 all'8 settembre 2018. Sono passati quasi 150 anni ma adesso sta per succedere: gli All Blacks neozelandesi, di gran lunga la massima espressione del rugby mondiale, giocheranno nella città dove si è disputata la prima partita di sempre sul suolo del loro Paese. Accadde a Nelson, sul terreno della Botanical Reserve, e d'altronde nella stessa cittadina dell'Isola del Sud (50 mila abitanti) poco tempo prima era stato fondato il primo club “ovale” della nazione, il Nelson Rugby Football Club.

Una rievocazione fu organizzata a settembre 2011, poche ora prima del match tra Italia e Usa valido per la Coppa del Mondo: la “location”, l'abbigliamento dei giocatori (e di molti spettatori locali), i bassi pali delle porte, le regole del gioco e la forma del pallone - ancora vagamente tondeggiante - erano quelli del XIX secolo. E adesso si torna qui, nello stesso posto ma nel terzo millennio. In un luogo che all'ammiraglio Nelson e alla sua impresa più famosa dedica tanta toponomastica: dal nome stesso della città alla via principale, Trafalgar Street, e allo stadio, il Trafalgar Park. La capienza è stata portata a 21mila spettatori proprio in occasione dell'arrivo degli All Blacks, che ospiteranno i Pumas argentini per il terzo turno del Rugby Championship, il torneo fra le quattro potenze rugbystiche dell'emisfero Sud.

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Rievocazione storica della prima partita di rugby giocata in Nuova Zelanda

Nelson, distante 18mila chilometri dal nostro Paese, ha accolto a suo tempo una piccola colonia di italiani, provenienti soprattutto dalla località campana di Massalubrense. Che non a caso, probabilmente, si è insediata - oltre che nella capitale Wellington - nella città più soleggiata della Nuova Zelanda. E così non mancano i legami. Per esempio tutti gli anni si svolge una rassegna di film italiani. I nostri connazionali si sono integrati bene e hanno anche espresso un sindaco, Aldo Miccio, appartenente a una delle due famiglie italiane più note: «Ma i Miccio sono rimasti fedeli al calcio - spiega un'amica neozelandese - mentre i Persico si sono convertiti al rugby». E un Persico (Aaron, nato a Wellington, i cui nonni arrivarono dalla Campania) ha vestito in passato anche la maglia azzurra.

Naturalmente eccitazione ed entusiasmo stanno crescendo, così come le numerose iniziative di contorno. C'è un sito dedicato al grande giorno nella cui homepage trova posto una vignetta che ritrae un giocatore di 150 anni fa e un All Black dei giorni nostri. Lo stadio sarà tutto esaurito e non mancherà un piccolo contingente di fan argentini. Per la città si calcola un impatto economico diretto di circa 9 milioni di dollari neozelandesi (l'equivalente di 5 milioni di euro), ma ci sono da considerare anche i vantaggi per tutte le perone che hanno lavorato alla preparazione dell'evento. In più Nelson vuole farsi conoscere e dimostrare di essere in grado di ospitare manifestazioni importanti.

Una immagine di Tahunanui Beach, a Nelson: allenamento degli All Blacks sulla spiaggia

Quanto al match, è perfino riduttivo dire che gli All Blacks sono favoriti. Nelle prime due giornate hanno demolito l'Australia sia in trasferta che in casa. La squadra campione del mondo si permette ora un turnover robusto lasciando fuori perfino il mediano di apertura Beauden Barrett, che nella seconda giornata ha segnato 30 punti (comprese quattro mete!) ai malcapitati australiani. L'Argentina, che nei 26 confronti diretti precedenti ha totalizzato 25 sconfitte e un pareggio, nel lontano 1985, si presenta comunque rinfrancata da una bella vittoria sul Sudafrica e ha quantomeno i mezzi per dar vita a una bell'incontro. In una giornata non qualsiasi per la storia di questo sport.

IL RUGBY CHAMPIONSHIP 2018*
Le partite già giocate
Sabato 18 agosto: Australia-Nuova Zelanda 13-38; Sudafrica-Argentina 34-21
Sabato 25 agosto: Nuova Zelanda-Australia 40-12; Argentina-Sudafrica 32-19
La classifica**
Nuova Zelanda 10 punti; Sudafrica 5; Argentina 4; Australia 0
Le partite da giocare**
Sabato 8 settembre: Nuova Zelanda-Argentina (9.35 ora italiana); Australia-Sudafrica (12.00)
Sabato 15 settembre: Nuova Zelanda-Sudafrica; Australia-Argentina
Sabato 29 settembre: Sudafrica-Australia; Argentina-Nuova Zelanda
Sabato 6 ottobre: Sudafrica-Nuova Zelanda; Argentina-Australia
*Quattro punti per la vittoria, due per il pareggio, un punto alla squadra che segna almeno tre mete più dell'avversaria e a quella che perde con uno scarto inferiore a otto punti
**Tutti i match sono trasmessi in diretta dai canali di Sky Sport

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