SICUREZZA

Migranti, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati: faremo osservazioni su decreto Salvini

di Redazione Roma

L’Alto commissariato Onu per i rifugiati Filippo Grandi ha incontrato a Roma il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini (nella foto Epa la stretta di mano a Palazzo Chigi)

2' di lettura

L’Unhcr, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, fornirà «osservazioni tecniche» sul decreto sicurezza in materia di immigrazione e asilo. Lo rende noto lo stesso Unhcr dopo che l’Alto Commissario Filippo Grandi ha incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri dell’Interno e delle Infrastrutture Matteo Salvini e Danilo Toninelli. L’Unhcr si dice pronto a offrire supporto tecnico al governo italiano su possibili soluzioni per la gestione dei flussi dei migranti e per la loro inclusione.

Migranti, Salvini: in un anno 80mila in meno mantenere
Da Bari ilresponsabile del Viminale ha sottolineato il calo degli sbarchi. «I dati aggiornati a questa mattina sull’immigrazione - ha sottolineato - ci dicono che l’anno scorso di questi tempi ne erano sbarcati già più di 100mila, quest’anno che abbiamo fatto capire che la musica è cambiata, siamo fermi a 20mila, 80 mila persone in meno da mantenere in giro per la Puglia e per l’Italia».

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L’Unhcr: nelle ultime settimane solo “sbarchi autonomi”
Nei giorni scorsi l’Unhcr ha messo in evidenza che nelle ultime settimane si sono registrati solo “sbarchi autonomi”, cioè arrivi di barche direttamente sulle coste senza l’intervento di navi della Marina Militare o delle Ong, provenienti o dalla Tunisia o dalla Turchia. Dalla Tunisia – hanno riferito – partono quasi esclusivamente cittadini tunisini, su barche di piccole dimensioni, e gli arrivi si concentrano soprattutto a Lampedusa, con sbarchi di 10-12 persone. Dalla Turchia partono invece barche di dimensioni maggiori, con circa 30 persone a bordo, che trasportano richiedenti asilo provenienti dal Medio Oriente (Siria, Iraq) o dall’Asia (come Afghanistan, Pakistan e Bangladesh), e arrivano in Sicilia ma anche in Puglia e Calabria.

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