“UCCIDETE I CRISTIANI”/ Terrorismo, Catania: espulso algerino che incitava all’odio su Facebook

- Niccolò Magnani

"Uccidete i cristiani e perseguitateli": un algerino 34enne è stato espulso per istigazione al terrorismo. Incitava su Facebook l'odio agli infedeli e invitava al jihad

marco_minniti_1_lapresse_2017 Il Ministro degli Interni, Minniti - LaPresse

Frasi ingiuriose, minacce precise e istigazione all’odio contro i cristiani: l’attività sul web e sui social di questo algerino espulso oggi dal territorio italiano per «istigazione a commettere delitti di terrorismo» non avviene all’improvviso, ma è stata scoperta da tempo, monitorata e ora “annullata” dalla decisione di espellere il sospetto terrorista dal nostro Paese. Ha 34 anni, diversi profili fake e sul web si fa chiamare Zidan Zidane ma di certo non è l’allenatore del Real Madrid ed ex Pallone d’Oro alla Juventus: il suo vero nome è Mane Melal Melaie, irregolare sul territorio nazionale è stato oggi esploso proprio per motivi di sicurezza legati ai pericolosi incitamenti all’odio e ad azioni terroristiche sul nostro territorio e non solo. In Medio Oriente le comunità cristiane sono presenti ma ogni giorno rischiano la vita nei Paesi più caotici e dove vige la svaria islamica e il terrore imposto dallo scontro fra tribù religiose e politiche. Con quella di oggi sono 86 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese, nel corso del 2017 e 218 quelle eseguite dal primo gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso.

LA MAPPA DELLO STERMINIO CONTRO I CRISTIANI

In particolare quest’ultimo è stato cacciato dall’attività della Digos delle Questure di Catania e Torino per un “manuale” che aveva diffuso e condiviso su Facebook tramite un link inquietante. «Spunta la mappa dello sterminio: così la jihad elimina i cristiani»: l’invito è chiaro, uccidere gli infedeli che ancora “osano” vivere nei territori islamisti. Gli inquirenti hanno scoperto che quel link è risultato essere collegato ad una serie di altri articoli a catena diffusi su fonti aperte relativi a persecuzioni nei confronti di comunità cristiane in Medio Oriente da parte di milizie jiahadiste. Violento, incline alla radicalizzazione e a sua volta radicalizzatore di giovani musulmani invitati a combattere per il jihad contro i cristiani e gli occidentali. La sua storia segue quella di tanti altri individui “invisibili”: «era entrato in Italia nel gennaio 2016 da Lampedusa. Denunciato un mese dopo per resistenza a pubblico ufficiale era stato sottoposto ad un primo provvedimento di espulsione con ordine del Questore di Catania a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Analogo provvedimento era stata emesso lo scorso maggio», si legge sul Corriere della Sera. Ogni giorno invitava sui social ad uccidere i cristiani e commettere atti di terrorismo contro tutte quelle comunità cristiane che vivono a stretto contatto con formazioni jihadiste: da oggi non lo farà più solo nostro territorio ma continuerà a farlo dall’Algeria. Non esattamente una “conquista” invidiabile…





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