MIGRANTI DICIOTTI: “VENDUTI E SUBITO TORTURE“/ Sindaco Rocca di Papa sfida Salvini: “venga qui a parlare”

- Davide Giancristofaro Alberti

Migranti alla Cei di Rocca di Papa. Ultime notizie, il sindaco del paese in provincia di Roma è in rivolta: "Li ha chiamati Salvini non io". Polemiche dopo l'accoglienza dei profughi

caritas Migranti alla Cei di Rocca di Papa (LaPresse)

Il sindaco di Rocca di Papa ha sfidato, pubblicamente, il Ministro degli Interni dopo quanto avvenuto negli ultimi giorni nella cittadina ai piedi dei Castelli Romani: «invito Salvini a mangiare le fettuccine con i porcini e a parlare dei problemi del territorio: spero proprio che venga, anche se sono un semplice sindaco», racconta il primo cittadino davanti al centro di accoglienza “Un mondo migliore”, dove sono ospitati ancora i 100 migranti della Diciotti. «Noi abbiamo subito e la stiamo affrontando col buon senso. L’amministrazione sta lavorando con il buon senso, di una buona amministrazione, senza secondi fini, che si è messa a disposizione sia dello Stato che della Chiesa», continua Emanuele Orsini, sindaco di Rocca di Papa. La portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite (UNHCR) Carlotta Sami ha spiegato nel dettaglio cosa hanno subito alcuni dei rifugiati presenti nel centro laziale: «Le ragazze mi hanno raccontato di aver subito cose che nessuna donna dovrebbe passare. E penso che questo dica tutto. […] Alcuni di loro erano trattenuti da un anno, altri da 2, sottoterra in un magazzino- continua- Mi hanno raccontato di essere stati venduti anche più volte. In questo periodo di cattività, sono nati 16 bambini. Sono tutti morti nel giro di 4-5 mesi ». (agg. di Niccolò Magnani)

“SUBITO TORTURE E VENDUTI”

Dai primi racconti che giungono all’interno del Mondo Migliore di Rocca di Papa, alcune storie dei migranti eritrei sono altamente sconvolgenti: come riportano fonti dell’Ansa, alcuni di loro hanno subito anni di violenze, sono stati venduti come schiavi e tenuti sotto terra in un magazzino. «Un quello stato di detenzione durato per molto tempo sono nati sedici bambini, tutti morti dopo 4-5 mesi»: il dramma dei profughi eritrei che erano a bordo della Diciotti e ora sono ospitati temporaneamente dalla Cei a Rocca di Papa fa davvero impressione. Addirittura, appunto, alcune donne sono state costrette a partorire sotto terra con i figli poi morti davanti ai loro occhi nei mesi subito successivi: un dramma umano inimmaginabile che sconvolge gli operatori che stanno accogliendo, in un clima difficile e teso per le proteste fuori dalla struttura, i 100 migranti provenienti dalla nave Diciotti. « I migranti stanno ora riposando e non hanno idea di quello che sta succedendo in queste ore intorno a loro, tantomeno del perché», riferiscono gli operatori a Rai News24. La responsabile italiana di UNHCR, Carlotta Sami, ha fatto visita ai migranti e ha anche lei raccontato: «hanno vissuto l’orrore della guerra e della schiavitù, è impressionante». (agg. di Niccolò Magnani)

CEI, “NO CASI DI SCABBIA”

Sono ormai arrivati a Rocca di Papa i migranti della Diciotti che la Cei si è impegnata ad accogliere risolvendo lo stallo della nave ormeggiata per giorni al porto di Catania. Come riportato da Il Corriere della Sera, gli ospiti del centro Mondo Migliore sono stati già visitati dai medici e a quanto risulta non vi è per fortuna alcun caso di scabbia (già curata nei lunghi giorni a bordo della Diciotti). L’unico malessere riscontrato è un caso di tonsillite, mentre alcuni eritrei risultano leggermente anemici ma con ogni probabilità per le fatiche del lungo viaggio. Il direttore del centro gestito da Auxilium, Angelo Chiarozza, li ha accolti con parole di speranza:”Da oggi il vostro incubo è finito, siete in un paese che vi ospita, non scappate dall’Italia e potrete raggiungere il Paese che vorrete”. Il gruppo arrivato a Rocca di Papa presenta un’età media di 20/25 anni, il più anziano ha 50 anni, il più giovane 18. Solo in pochi parlano l’inglese. (agg. di Dario D’Angelo)

CARITAS, “NON CAPIAMO POLEMICHE”

A Rocca di Papa, presso il centro di accoglienza dove nelle scorse ore sono giunti cento migranti della nave Diciotti, quelli presi in consegna dalla Chiesa, vi era anche don Francesco Soddu, il direttore della Caritas italiana. Intervistato dai microfoni di Repubblica Tv, il parroco si è detto perplesso per via delle manifestazioni di dissenso che hanno accolto i profughi: «Non so come spiegarmi questa polemica – dice – rimango sempre un po’ perplesso di fronte a queste manifestazioni che in tutti i casi nascono come pretesto per portare avanti alcune idee che in questo momento non credo che possano reggersi sulle spalle di persone che hanno necessità di accoglienza e necessità di aiuto». In merito al centro di Rocca di Papa, invece: «E’ di eccellenza – spiega don Soddu – ha tutte le caratteristiche perché possa risolvere alcuni problemi velocemente ed entro una settimana ci darà l’opportunità di poter stoccare i profughi nelle altre diocesi. Queste diocesi sono tante, più di 220 e la disponibilità è stata data da molte di esse che avranno così l’opportunità di continuare quest’accoglienza diffusa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

DESTRA FURIBONDA, LA SINISTRA LI ACCOGLIE

L’arrivo dei migranti provenienti dalla Diciotti presso il centro di accoglienza di Rocca di Papa, “Mondo Migliore”, ha diviso l’Italia praticamente in due: da una parte i gruppi di estrema destra come Forza Nuova e Casa Pound, a cui si sono aggiunti anche alcuni sostenitori di Fratelli d’Italia, che hanno manifestato il proprio dissenso, a volte anche con insulti e saluti romani, come riferito dai colleghi de La Stampa. Dall’altra, i gruppi di sinistra di Collettivo Ops di Genzano, con delle magliette rosse e dei cartelli con la scritta “Welcome”, per dare il benvenuto ai nuovi arrivati. Fortunatamente non si sono verificati dei feriti, e dopo l’arrivo del primo pullman i manifestanti delle due frange hanno lasciato i rispettivi posti, per tornarsene a casa. Il primo bus è giunto nella serata di ieri a Rocca di Papa, mentre il secondo è arrivato alle due di notte, nel silenzio e nella tranquillità più totali. Festa all’interno del centro, dove gli inquilini hanno accolto i nuovi arrivati, cercando di metterli subito a loro agio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LO SLOGAN DI FDI

Nel variegato quadro della protesta a Rocca di Papa, tra cittadini che hanno voluto dare il benvenuto ai migranti nel centro profughi “Mondo Migliore” della CEi ed i manifestanti che hanno invece protestato per il loro arrivo, c’era anche una delegazione di “Fratelli d’Italia” che ha alzato il tono dello scontro, ricordando come il partito guidato da Giorgia Meloni indichi da tempo il Blocco Navale come unica soluzione per interrompere il flusso dei migranti in arrivo dall’Africa sulle coste italiane. “Blocco navale unica soluzione. Solo così fermiamo l’invasione”. Questo lo striscione apparso a firma di Fratelli d’Italia mentre i migranti facevano il loro arrivo nella cittadina laziale, accolti dagli applausi di una parte dei presenti e dai saluti romani dei manifestanti di Casapound. (agg. di Fabio Belli)

CORI CONTRO CASAPOUND

Ultimi minuti di tensione e scontri, addirittura, davanti al centro profughi “Mondo Migliore” dove tra poco arriveranno dalla Sicilia i pullman dei 100 migranti della Diciotti, diretti proprio dentro il centro di accoglienza di Rocca di Papa. Qui sotto trovate tutte le polemiche sorte in giornata e nella nottata pro-contro l’arrivo dei migranti accolti dalla Cei, ma è in questi minuti che proprio all’ingresso della struttura si assiste a due opposte fazioni che si insultano e si danno contro, per fortuna senza effettivi scontri fisici (per ora). Da un lato, alcuni residenti di Rocca di Papa con i cartelli “welcome” che attendono i migranti per accoglierli nella comunità romana, senza pregiudizi o istinti “xenofobi”; dall’altro lato, sempre residenti e cittadini dei Castelli romani che non vedono di buon occhio l’ennesimo arrivo di immigrati nelle proprie terre dopo i problemi del recente passato. “Non ce le facciamo più”, dicono alcuni mentre di contro i pro-migranti lamentano l’arrivo negli ultimi minuti di un gruppetto di attivisti di CasaPound che non hanno fatto altro che aumentare il livello dello scontro. Pro/contro l’arrivo dei profughi: il braccio di ferro rischia di continuare per molto e per questo motivo il posto è presidiato dalle forze dell’ordine con un blindato. «Dalle comunicazioni che abbiamo avuto resteranno pochi giorni all’interno del Centro e poi verranno accolti dalle diocesi in Italia che hanno dato disponibilità», racconta all’AgenSir Domenica Alagia, direttore della cooperativa San Filippo Neri che gestisce per la Auxilium i servizi d’accoglienza del Centro Mondo Migliore. (agg. di Niccolò Magnani)

PD ATTACCA SALVINI

Centro migranti si stanno dirigendo verso Rocca di Papa, accompagnati dalla Caritas e dalle operazioni della Conferenza Episcopale Italiana, con l’arrivo previsto in serata che continua a far esplodere la polemica nelle aree dei Castelli Romani. Davanti alla struttura “Mondo Migliore” è stato affisso questa notte (poi subito tolto) un cartellone con su scritto, «Francé portateli a San Pietro»: uno striscione che esprime il senso di rivolta contro la Chiesa per l’accoglienza dei migranti in un’area che ha già accolto diverse volte in passato stranieri provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa. Va detto che non tutta la comunità si dimostra “insofferente”, ma altrettanti si stanno adoperando per aiutare e sostenere questi nuovi ospiti che nelle prossime settimane saranno poi mandati in diverse altre Diocesi d’Italia, come promesso dalla Cei e dallo stesso Papa Francesco. Sul fronte politico, invece, il livello dello scontro è sempre il medesimo: «Bisogna che qualcuno spieghi a Salvini che Rocca di Papa si trova in provincia di Roma e, dunque, nello Stato italiano. La sua perpetua campagna elettorale, che come ultimo obiettivo ha avuto i migranti salvati dalla nostra nave militare Diciotti, si è scontrata inesorabilmente con la realtà. Il Ministero degli Interni, di cui in teoria Salvini dovrebbe essere a capo, semmai ci ha messo piede, ha dislocato 100 migranti nel centro Mondo Migliore a Rocca di Papa», si sfoga il senatore Pd, Bruno Astorre. (agg. di Niccolò Magnani)

LA RIVOLTA DEI RESIDENTI

Un doppio binario: da un lato la Chiesa che promette di raddoppiare gli sforzi dell’accoglienza per far fronte all’emergenza umanitaria, non solo dopo la nave Diciotti; dall’altra i residenti delle zone attorno Roma che rifiutano la presenza di altri stranieri e se la prendono tanto con il Comune quanto con il Vaticano. «Mi sta commuovendo il fatto che da tutte le chiese d’Italia mi giungono telefonate e messaggi di vescovi per una soluzione che risponde a criteri umanitari. Era scandaloso assistere senza fare qualcosa per aiutare», ha spiegato stamattina il  presidente della Conferenza episcopale italiana, Gualtiero Bassetti. Di contro però, le polemiche contro il sindaco di Rocca di Papa per l’ennesima azione di accoglienza nelle strutture di “Mondo Migliore”: «dove vivete, su Marte? Ma non dovevano ospitarli in Vaticano..», si legge tra i tanti commenti social contro la decisione di ospitare temporaneamente qui gli oltre 100 migranti della nave Diciotti. Sempre a Radio Cusano Campus, il sindaco Crestini ha aggiunto «Anche la stampa dovrebbe avere un comportamento più corretto, perché parlano di Castelli romani in rivolta, invece non abbiamo avuto alcun problema di sicurezza in questi giorni». (agg. di Niccolò Magnani)

SINDACO ROCCA DI PAPA: “NON LI HO CHIAMATI IO QUI”

La Chiesa corre in aiuto dei migranti, e si dice pronta a raddoppiare il numero di profughi accolti, aggiungendo altri 30/40mila posti in più. A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero, alla luce dell’ultima accoglienza, i cento profughi che da giorni erano fermi sulla Diciotti presso il porto di Catania, ospitati dalla Cei nella struttura di Rocca di Papa. Una soluzione, quest’ultima, che ha però fatto storcere il naso a molti, a cominciare dal sindaco, Emanuele Crestini, che intervistato da Radio Cusano Campus ha puntato il dito contro il ministro Salvini: «Salvini dice che non li vuole in Italia, ma Rocca di Papa fa parte della Repubblica italiana. È Salvini che li ha mandati a Rocca di Papa, certamente non li ho chiamati io».

PROTESTE ANCHE SUI SOCIAL

Protesta anche sui social, dove i cittadini urlano “Non li vogliamo – riporta IlPost.it – portano malattie e criminalità”, mentre il deputato di Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni, afferma: «I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era ‘no buono’. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano». Il centro di Rocca di Papa sarà solo una tappa temporanea per alcuni, visto che molti dei cento migranti che giungeranno nelle prossime ore in autobus, verranno a loro volta smistati presso altre diocesi italiane.





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