Attentato Isis in Pakistan: 32 morti, Elezioni nel sangue/ Ultime notizie: la morsa dell’Islam fondamentalista

- Davide Giancristofaro Alberti

Pakistan, nuovo attentato il giorno delle elezioni. Ultime notizie: almeno 32 morti e 50 feriti, dopo un ordigno fatto esplodere presso il seggio di Quetta

pakistan_attentato_2018 Nuovo grave attentato in Pakistan

Tra le vittime, tantissime, davanti al seggio elettorale di Quetta ci sono anche tre poliziotti e due bambini: innocenti e semplici funzionari, nessuno meritava quella morte orrenda nel giorno in cui si esercita – o si tenta di fare – il proprio diritto a votare. Qui da noi è ormai dato per scontato, in Pakistan purtroppo no: l’ennesima bomba “elettorale” che cerca di mettere una morsa, un freno, alla velleità di un Paese che tenta di uscire dall’incubo dell’Islam fondamentalista ma che ogni volta si vede lanciare da Isis, Al Qaeda e quant’altro un attentato o una strage per “rimettere tutto in asse”. Arrivano conferme sulle prime informazioni reperite: un portavoce delle autorità ha spiegato che l’attentatore suicida voleva entrare all’interno del seggio elettorale ma si è fatto subito saltare in aria quando le forze dell’ordine lo hanno bloccato. In precedenza nel Baluchistan un agente è rimasto ucciso per una granata lanciata contro il seggio elettorale nel villaggio di Koshk: non solo, altre tre persone sono rimaste ferite in una bomba esplosa fuori da seggio di Larkane, nel centro del Pakistan. (agg. di Niccolò Magnani)

L’ISIS RIVENDICA

E’ di matrice Isis l’attentato verificatosi poco fa in Pakistan, nel giorno delle elezioni nazionali. Lo Stato Islamico, come riferiscono fonti locali, si è assunto la responsabilità dello scoppio della bomba che ha provocato 32 morti (il bilancio si è aggravato) e una trentina di feriti. Stando all’agenzia di stampa Amaq l’attentato è stato portato a termine da un kamikaze che si è fatto esplodere nei pressi di un seggio sito in una scuola nella città di Quetta. Fra le vittime vi sarebbero due bambini e cinque poliziotti, mentre fra i feriti ve ne sarebbero molti che versano in gravissime condizioni. L’Isis aveva colpito soltanto pochi giorni fa in Pakistan, lo scorso 13 luglio, con un attento violento che aveva provocato ben 128 morti e oltre 200 feriti. Lo Stato Islamico sta cercando di compromettere le elezioni politiche in Pakistan ormai da settimane a questa parte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

GRAVISSIMO ATTENTATO

Un gravissimo attentato ha scosso nuovamente il Pakistan. Nel giorno delle elezioni è scoppiata una bomba che ha causato decine di morti e di feriti. Come riferito dagli organi di informazione locale, l’ordigno è esploso precisamente a Quetta, nella zona occidentale della nazione, e i morti accertati sono finora 28, con l’aggiunta di 30 feriti. Fra le vittime vi sarebbero anche 5 poliziotti, ma il bilancio è solamente provvisorio, e rischia di peggiorare con il passare delle ore. La bomba, probabilmente di natura artigianale, è stata piazzata all’esterno di un seggio elettorale, proprio come atto intimidatorio, ed è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza che si sono verificati nelle ultime settimane in Pakistan.

LA SFIDA POLITICA FRA LE DUE FORZE DEL PAESE

Per comprendere il clima di tensione che si sta vivendo in quella zona del mondo in queste ore, basti pensare che le autorità hanno schierato ben 4 milioni di agenti della polizia, e più di 370mila membri del’esercito. Lo scorso 3 luglio si era verificato un attentato che aveva causato la morte di ben 150 persone, con il conseguente arresto del primo ministro Nawasz Sharif. A livello politico, la sfida è fra il TPI di Imran Khan, e il PMLN guidato dal fratello di Sharif, Punjab Shahbaz Ai margini vi è il PPP di Bilawal Bhutto Zardari, che spera di ottenere quanti più voti possibili rubandoli ai due “big”.





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