Iliad, pubblicità ingannevole: stop agli spot dal 20 luglio/ Il clamoroso autogol del Ceo Benedetto Levi

- Davide Giancristofaro Alberti

Iliad, pubblicità ingannevole: stop agli spot dal 20 luglio: il clamoroso autogol del Ceo Benedetto Levi. Alla presentazione, il dirigente diceva: "Gli altri si sono arricchiti con..."

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Dal prossimo 20 luglio, fra esattamente 6 giorni, Iliad non potrà più affiggere le proprie pubblicità. Nel mirino del Giurì, su segnalazione di Tim, è finito lo slogan dello stesso operatore di comunicazione francese, che parla di traffico dati in “4g+” e non mostra la trasparenza necessaria. Il 4g plus non è infatti garantito da Iliad, e inoltre sono omessi i 9.99 euro necessari per attivare la sim. Due omissioni che bastano al Giurì della pubblicità per intervenire, e bloccare il tutto: Iliad avrà tempo fino al 20 per cambiare i propri adv, o eventualmente toglierli del tutto. Quanto accaduto rappresenta una sorta di clamoroso autogol per il gestore francese, e il perché è particolarmente semplice.

LE PAROLE DI LEVI ALLA PRESENTAZIONE

Al momento dell’ingresso ufficiale nel mercato italiano, il Ceo di Iliad, Benedetto Levi, si presentò così ai giornalisti presenti: «Nell’ultimo anno i principali operatori italiani hanno realizzato un profitto di 4 miliardi con trucchi e pubblicità ingannevoli. E’ il momento di dire basta, girare pagina e accettare la rivoluzione di Iliad». Già, quella “pubblicità ingannevole” in cui è incappata anche la stessa Iliad, e che ovviamente getta qualche ombra sull’immagine dei transalpini. A loro discolpa, c’è da dire che i colossi Tim e Vodafone non hanno per nulla reso la vita facile al loro nuovo concorrente da quando entrato nel mercato italiano.





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