RIFORMA PENSIONI/ Ape volontario al via domani (ultime notizie)

- Lorenzo Torrisi

Riforma pensioni, ultime notizie. Ape volontario al via domani, lo scrive Repubblica. Tutte le novità e le news sui principali temi previdenziali di oggi, 12 febbraio

lavoro_giovane_scaffale_lapresse (LaPresse)

DOMANI IL VIA ALL’APE VOLONTARIO

Secondo quanto scrive Repubblica, l’Ape volontario dovrebbe partire molto presto. E dovrebbe essere Tito Boeri, presentando domani il simulatore online dedicato all’Anticipo pensionistico, a dare l’annuncio della possibilità di presentare domanda all’Inps. Il quotidiano romano ricorda che in questa fase di avvio il Taeg, comprensivo di tutti i costi del prestito bancario, compresa anche l’assicurazione in caso di premorienza, si attesta al 3,4%. Per chi accederà all’Ape rimarrà poi fisso, ma ogni due mesi il tasso per le nuove domande sarà rivisto in base all’andamento del mercato del credito. Va poi ricordato che c’è un bonus fiscale che fa recuperare metà degli interessi. Repubblica riporta anche le parole di Vicenzo Galasso, consigliere economico di palazzo Chigi, secondo cui “non sarà difficile compilare la domanda online” per l’Ape. I pensionandi potranno comunque farsi assistere da patroni e professionisti.

I LIMITI AI CONTRIBUTI VOLONTARI

In questo 2018 non ci sono state novità particolari in grado di anticipare la pensioni per gli italiani, salvo l’aumento delle categorie di lavori gravosi che possono accedere all’Ape social. Con la prospettiva poi che dall’anno prossimo ci vorranno 67 anni per andare in pensione, non sono pochi gli italiani che si chiedono, visto che attualmente gli mancherebbero 1-2 di contributi per poter accedere alla pensione, se possono versare quei contributi aggiuntivi in modo da andare subito in quiescenza. Money.it ricorda che non è possibile versare i contributi in anticipo, mentre è possibile versare volontariamente i contributi per recuperare dei periodi arretrati. Quindi se si sono svolti periodi di lavoro non coperti da contribuzione si può ricorrere al riscatto dei contributi. Ciò anche nel caso, per esempio, della laurea. In tal modo è possibile pagare per avere anni di contribuzione in più.

LA PROPOSTA DI PADOVA INNOVATIVA

Una proposta per sostenere il futuro previdenziale dei giovani che coinvolge gli attuali pensionati arriva dall’Associazione Padova InnovAtiva. Il Mattino di Padova riporta le parole del Presidente Carlo Pasqualetto, che ha sottolineato come la fuga dei giovani italiani all’estero rappresenti un problema anche per la sostenibilità del sistema pensionistico. “La nostra proposta è che siano i pensionati, quelli che godono di trattamenti migliori, a spezzare questo esodo e a rimettere a posto il sistema. Loro potrebbero finanziare per dieci anni il riscatto della laurea, che costa circa 20 mila euro, a vantaggio dei giovani che lavorano in Italia. Con questo bonus, i migliori laureati potrebbero avere un incentivo in più a restare”, ha aggiunto Pasqualetto. Probabilmente se la proposta venisse concretizzata si potrebbe avere anche un effetto positivo sul numero di iscrizioni all’università.

“Pensiamo che perdere il contributo dei giovani laureati, sia in termini pensionistici che di creatività, sia gravissimo e proponiamo una soluzione: un contributo di solidarietà ai pensionati più ricchi per permettere uno sconto significativo sul riscatto degli anni di laurea ai neo laureati che rispettino i tempi previsti dal proprio corso di studi. Un incentivo per trattenere una parte vitale del Paese che potrebbe offrire una sponda allo sviluppo di un dibattito più ampio rispetto al tema delle pensioni per i giovani pressoché inesistente anche in questo periodo di campagna elettorale”, ha detto Pasqualetto davanti a Stefano Patriarca, consigliere economico di palazzo Chigi.

BERLUSCONI TORNA SULLE MINIME A 1.000 EURO

“Per vivere decorosamente servono almeno 1.000 euro al mese e noi li daremo a tutti i pensionati”. Così Silvio Berlusconi, intervenendo a Mattino Cinque, è tornato a ribadire uno degli impegni del programma elettorale del centrodestra. Nonostante la proposta sia simile a quelle della pensione di cittadinanza del Movimento 5 Stelle, salvo che per l’importo, l’ex Premier ha criticato i pentastellati, spiegando che “una vittoria dei 5 stelle farebbe precipitare l’Italia in una grave crisi politica ed economica”. Berlusconi si è detto sicuro del fatto che sarà la sua coalizione a uscire vittoriosa dalle urne, ma ha anche spiegato che per fare in fretta le leggi servirà una maggioranza robusta e quindi ha invitato gli elettori a non votare gli altri partiti, dicendo che “votare per Pd o 5 Stelle è quasi come sprecare il voto”.





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