SONDAGGI ELETTORALI POLITICI/ Eumetra, Regioni e Autonomie: il 44% vuole un nuovo Referendum

- Niccolò Magnani

Sondaggi politici elettorali, ultime notizie di oggi 3 novembre 2017: intenzioni di voto Elezioni Regionali Sicilia, Cancelleri recupera su Musumeci? Aggiornamenti verso il voto

Giancarlo Cancelleri Giancarlo Cancelleri (LaPresse)

EUMETRA, AUTONOMIE E REGIONI: IL 44% VUOLE UN NUOVO REFERENDUM

In tempo di Regioni e Autonomie, dalla Lombardia al Veneto fino alla lontana Catalogna, e in tempo di elezioni in Sicilia (regione autonomia per Costituzione), i sondaggi espressi da Eumetra Monterosa riportano all’attualità delle questioni tutt’altro che chiuse sul settore autonomie regionali. In particolare, è stato chiesto agli elettori intervistati (su scala nazionale) se dopo il Referendum del 27 ottobre scorso sono cresciute o diminuite le richieste di una maggiore autonomia rispetto al governo centrale di Roma. Ebbene, i risultati sono interessanti: il 44% infatti vorrebbe la propria regione con maggiore autonomia, seguendo la scia di Lombardia e Veneto, mentre ben il 31% spera che le cose rimangano come stanno ora. Il 23% ritiene che la sua regione possa aver invece addirittura meno autonomia e più centralismo statalista, solo il 2% invece chiede un voto “catalano”, ovvero una regione indipendente in tutto dall’Italia. 

AFFARI ITALIANI, GLI ULTIMI “SENTIMENT” SULLE ELEZIONI IN SICILIA

I sondaggi al momento sono vietati in prossimità delle elezioni Regionali in Sicilia, e dunque come stiamo facendo in questi giorni vi riportiamo tutti i dati prodotti e pubblicati prima del silenzio elettorale. Con l’eccezione di quest’ultimo che proviene da Affari Italiani, che ovviamente precisa trattarsi di sentimenti dal Parlamento e dalle sedi dei partiti e non di vere e proprie intenzioni di voto. Il risultato però è interessante, visto che pare sempre più forte la lista Musumeci “Diventerà Bellissima” che guadagna punti sull’alleato Forza Italia; «Le due liste – dicono gli azzurri – sarebbe entrambe tra il 10 e il 15%. L’Udc spera di arrivare a quota 5% per rilanciare così il partito di Lorenzo Cesa anche in vista delle Politiche», si legge su Affari Italiani. Il candidato grillino Cancelleri è dato sotto il 30%, anche se di poco, mentre Musumeci potrebbe anche raggiungere o sfiora quota 40% di consenso e voti, forte delle province più grandi come Messina, Catania e Palermo. Pd dato in forte ribasso, poco sopra il 10% e discreto ottimismo invece per la Sinistra a supporto di Fava, anche loro attorno al 10% pareggiando di fatto il candidato di Renzi e Alfano. 

TERMOMETRO, ROSATELLUM BIS: IL MOVIMENTO 5 STELLE “SPOPOLA”

È nata come una legge per contrastare la possibile avanzata del Movimento 5 Stelle, o almeno così i grillini l’hanno accusato, eppure il Rosatellum Bis pare finora non far perdere voti a Di Maio e Grillo, anzi. I sondaggi espressi dal Termometro Politico indicano che con la nuova legge elettorale approvata col voto di FI, Lega, AP e Pd, i grillini hanno alzato i consensi fino al 30,2% superando di tanto il Pd renziano che con i colpi di fiducia al Senato e alla Camera ha forse perso fiducia e stima dei propri elettori. I dati prodotti vedono una Lega Nord al 14,2%, un Forza Italia al 11,7% e una Lista di Sinistra unitaria che comprende MDP, Sinistra Italiana, Possibile, Rifondazione Comunista e che raggiungerebbe ad oggi un buon 8,3%, che sarebbe molto utile a Renzi per poter sfidare grillini e centrodestra. Tra gli altri, Fratelli d’Italia al 5,4%, Ap all’1,5%, Campo Progressista all’1,4% e Lista Animalista allo 0,5%.

IXÈ, FIDUCIA LEADER: GENTILONI SUPERA TUTTI, RENZI CALA…

In attesa delle prossime importanti novità a livello elettorale e politico, i sondaggi espressi da Ixè sulla fiducia dei principali leader dei partiti italiani sono importanti perché riflettono una tradizione recente secondo cui Matteo Renzi non è davvero più quello di un tempo. Almeno a livello elettorale: è in calo la sua popolarità e viene superato non solo dal rivale diretto Luigi Di Maio (32% contro il 27% del segretario dem), ma il principale “nemico” si trova all’interno del suo partito; il premier Gentiloni infatti secondo i sondaggi Ixè è il primo leader italiano per fiducia degli elettori, con il 39% di consenso su scala nazionale. Seguono tutti gli altri, con Salvini che ha raggiunto il “primo” Matteo al 27% e con Giorgia Meloni un leggero gradino sotto, al 26%. Chiudono Giuliano Pisapia al 25%, Beppe Grillo al 23% e infine Silvio Berlusconi che non riesce ad andare oltre al 21%, nonostante la crescita netta rispetto ad un anno fa (dove era dato al 15% di fiducia). 

MRS KEIX, REGIONALI SICILIA: CANCELLERI RECUPERA

Nei sondaggi prodotti da Mrs Keix in vista dell’imminente tornata elettorale in Sicilia, la situazione sull’isola è decisamente variata rispetto anche alle ultime settimane: il vantaggio accumulato da Nello Musumeci si sta esaurendo con il recupero del Movimento 5 Stelle alquanto veloce dopo la crisi per le Regionarie vinte da Cancelleri. Il candidato M5s è dato infatti in pieno recupero e la sfida alle urne il prossimo 5 novembre sarà sempre più un testa a testa tra centrodestra e grillini, con la Sinistra in fortissimo ritardo. Il 33,2% per Cancelleri, il 33,5% per Musumeci ma i dati sono labili e gli elettori sono ancora molto indecisi per cui potrebbero controsuperarsi ancora nelle prossime settimane. In ritardo il Pd con Ap che a sostegno di Micari prendono il 24,2% ad oggi, mentre Claudio Fava paga dazio e si ritrova all’ultimo posto dei “big” con il 7,6% dei consensi siciliani.

BIDIMEDIA, INTENZIONI DI VOTO: PD SORPASSA IL M5S

In attesa dell’importante test nazionale delle Regionali siciliane, gli ultimi sondaggi elettorali espressi da Bidimedia mostrano un passo avanti deciso del Pd renziano sui rivali del Movimento 5 Stelle, in attesa del prevedibile contraccolpo che le Elezioni di domenica prossima potrebbero portare con un Cancelleri nettamente favorito a finire davanti al candidato dem e centrista Micari. A livello nazionale intanto Renzi strappa un 27,3% contro il 26,1% di Di Maio, mentre sul fronte del centrodestra prosegue il testa a testa Salvini-Berlusconi: il 14,3% di Forza Italia, il 13,8% per i leghisti e una lotta per la leadership nel campo moderati che continuerà fino alla vigilia delle urne nazionali. Dietro tutti gli altri partiti: FdI al 4,35% in calo, Mdp al 3,2%, Alternativa Popolare al 2,7% e Sinistra Italiana al 2,8% nazionale.





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