SONDAGGI ELEZIONI 2018/ Classifica dei leader: Renzi il meno amato, primo Gentiloni

- Niccolò Magnani

Sondaggi Elezioni 2018, dati politici ed elettorali: cosa votano i giovani oggi? Pd, M5s con i propri leader convincono, il centrodestra va invece ko sulle fasce giovani

matteo_renzi_luigi_dimaio_m5s_pd_duello_portaaporta_lapresse_2017 Matteo Renzi e Luigi Di Maio (Lapresse)

IPSOS, CLASSIFICA DI GRADIMENTO: CROLLA RENZI

L’appeal di Matteo Renzi e della sua leadership è crollato: è quanto emerso dal sondaggio di Ipsos in vista delle Elezioni 2018. Il segretario del Pd piace solo a un italiano su cinque: raccoglie un indice di gradimento di 23 punti, sei in meno rispetto all’estate scorsa. A guidare la classifica di gradimento è Paolo Gentiloni con 44 punti. Il presidente del Consiglio si è piazzato davanti a Emma Bonino e Luigi Di Maio. La radicale è appena tre punti sotto il premier, mentre il candidato premier del Movimento 5 Stelle chiude il podio con 33 punti. Poi c’è il blocco dei leader del centrodestra, in cui Silvio Berlusconi è in netto recupero. Ma Matteo Salvini è quarto con 29 punti, mentre il leader di Forza Italia segue a quota 28 insieme a Giorgia Meloni. I consensi raccolti dall’attuale premier dimostrano come il voto sia ormai una questione per vecchi, perché sono proprio i meno giovani e i pensionati due delle categorie che sponsorizzano Paolo Gentiloni. (agg. di Silvana Palazzo)

IPSOS, LA MAPPA DEL VOTO: AL SUD “VUOTO” PD

I sondaggi politici sulle intenzioni di voto in vista delle elezioni 2018 disegnano anche la cartina politica. Secondo infatti lo studio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera il centrodestra fa il pieno al nord, mentre al sud è duello tra Movimento 5 Stelle e Berlusconi. I grillini sono avanti invece in Lazio, Liguria e Sicilia. Il Pd risulta in vantaggio solo nelle “roccaforti rosse” come Emilia e Toscana, ma va male nelle Marche. Fa riflettere, dunque, il dato sul sud, dove la partita è a due e non vede dunque toccar palla la coalizione di Matteo Renzi. In Puglia, Campania, Sicilia e Calabria è in testa il fronte moderato. La differenza è marcata solo nella prima regione, mentre la situazione è più equilibrata nelle altre aree meridionali, intendendo con “più equilibrata” la sfida appunto tra M5s e centrodestra. Per l’attuale maggioranza al governo il sud è dunque una sorta di Waterloo. Matteo Renzi dovrà tenerne conto in questa campagna elettorale senza esclusione di colpi. (agg. di Silvana Palazzo) 

EUROMEDIA, IL VOTO DEI GIOVANI: BENE M5S E RENZI, CENTRODESTRA KO

Nei sondaggi politici espressi da Euromedia Research viene valutato e stimato anche il voto dei più giovani, la fascia che va dai 18 ai 24 anni: in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, i giovanissimi hanno dato la loro intenzione di voto e di sorprese, va detto, ve ne sono parecchie. Innanzitutto il centrodestra non vincerebbe, per nulla: Forza Italia al 14,3%, Lega Nord all’11,3%, Fratelli d’Italia al 3%, con inoltre la quarta gamba di Noi Con L’Italia che non sfonda oltre lo 0,8%: in tutto fa 30% secco, al di sotto del solo Movimento 5 Stelle che raccoglie tra i giovani il cosiddetto “voto di protesta” arrivando fino al 34% dei consensi. Bene anche il centrosinistra, soprattutto il Pd di Renzi che in crisi con le età più avanzate, con i giovani si attesta sul 27%, cui va aggiunto i piccoli voti degli altri partiti, Civica Popolare, Lista Bonino, Insieme e Svp per un complessivo 30,5%. Liberi e Uguali con Grasso resta sulla stessa media nazionale “classica”, attorno al 5% mentre Casapound non sfonda e si ferma allo 0,5% tra i giovanissimi.





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