Legittima difesa, Bonafede: “Non è competenza di Salvini”/ Ultime notizie, ministro Giustizia avvisa Viminale

- Carmine Massimo Balsamo

Legittima difesa, Bonafede: "Non è competenza di Salvini". Ultime notizie, il ministro della Giustizia avvisa il Viminale: bufera su esponente del Movimento 5 Stelle

bonafede_alfonso_ministro_giustizia_m5s_lapresse_2018 Alfonso Bonafede (LaPresse)

Legittima difesa, Alfonso Bonafede: “Non è competenza di Matteo Salvini”, il ministro della Giustizia ammonisce il Viminale. Intervenuto nel corso de L’Aria che Tira, programma in onda su Rai 1, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha trattato diversi punti della sua agenda e non poteva mancare il capitolo legittima difesa: “La volontà del governo è quella di cambiare la legge”, sottolineando che “il ministro dell’interno non ha competenze”. E aggiunge: “Al Senato sono stati depositati otto disegni di legge, Lega e Movimento 5 Stelle sono al lavoro per un testo equilibrato”. Il Guardasigilli poi evidenzia a proposito delle parole del segretario federale della Lega negli ultimi giorni: “Salvini si occupa della sicurezza dei cittadini e di prevenire il fatto che un losco individuo entri in casa di una persona onesta: al mio ministero spetta invece garantire al cittadino di non doversi difendere per tre gradi di giudizio dall’accusa di essersi difeso”. E non mancano le polemiche per le parole di Bonafede…

LE PAROLE DI BONGIORNO E LA RUSSA

Le dichiarazioni di Alfonso Bonafede seguono di qualche ora quelle di Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica Amministrazione che ad Agorà ha affermato: “Chi sta dentro casa, se sente dei rumori, non può fare indagini, può però difendersi: nell’incertezza può difendersi. Quello che voglio dire è che chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze”. Ed è giunta una prima replica piccata alle affermazioni del ministro della Giustizia: “Dice bene il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede quando invita il presidente della Associazione Nazionale Magistrati a uscire da una avversione generica e sganciata dal testo della pdl. Ma lo stesso ministro sbaglia clamorosamente nel ritenere la questione della legittima difesa “cosa sua”, ne potrebbe insieme ad altri ministri definirla “cosa nostra”. Ricordo infatti al ministro, che la competenza a cambiare le leggi non è di questo o di quel ministero ma appartiene al parlamento e attraverso esso al popolo che a larga maggioranza chiede che, quando è necessario esercitarla tra le mura domestiche o di lavoro, la difesa sia sempre legittima”, le parole di Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) su Facebook.





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