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Olimpiadi a Torino, schiaffo di Grillo alla Raggi e Roma

Per il niet di Beppe ai Giochi la Capitale ha bruciato 4 miliardi

Pietro De Leo
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Tempi di politica liquida, questi. E allora puoi ritrovarti Beppe Grillo, leader spirituale del Movimento 5 Stelle, schierato per il sì alla candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2026 a pochi mesi dal gran rifiuto alla corsa per portare a Roma i Giochi nel 2024. E' avvenuto l'altra sera, durante un collegamento telefonico con gli attivisti della città sabauda. Come riportato da alcuni quotidiani, l'Oracolo ha detto: «Dobbiamo provare a ideare un'Olimpiade diversa, un'olimpiade sostenibile» e «a zero debiti», sottolineando che «non possiamo perdere l'opportunità di dimostrare che il Movimento sa raccogliere le sfide e provare a gestire cose complicate». E pensare che poche ore prima, la Sindaco Chiara Appendino si era mostrata piuttosto fredda all'ipotesi di un bis dei Giochi invernali dopo l'edizione 2006, caldeggiata dallo studio di pre-fattibilità presentato l'altro ieri dalla Camera di Commercio. «Le Olimpiadi del 2026 sono un'opportunità straordinaria», aveva detto il numero uno dell'ente, Vincenzo Ilotte. Ma la Prima Cittadina aveva smorzato subito le aspettative, dichiarando come non esistesse alcun dossier candidatura. Ora, però, le parole di Grillo hanno riaperto la partita, per quanto il mondo pentastellato sotto la mole non sia coeso di fronte all'ipotesi. Il consigliere comunale Marco Chessa apre: «Ritengo che la candidatura olimpica della nostra Città... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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