Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Salvini: o si fa un governo o si torna subito al voto

Il leader del Carroccio: i rapporti nel centrodestra sono granitici

Daniele Di Mario
  • a
  • a
  • a

O si fa il governo o si va subito al voto. Matteo Salvini non concede dubbi, né apre ad alcuna mediazione. «Tirare a campare per un anno per fare la legge elettorale? No. O parte un governo o si va al voto», taglia corto il segretario della Lega, che aggiunge: «Lavorerò perché ci sia un governo prima possibile ma che possa fare delle cose. Non mi vedrete entrare in un governo che tira a campare per un anno per fare la legge elettorale». E, con l'incrinarsi dei rapporti con Luigi Di Maio e il MoVimento 5 Stelle, il leader del Carroccio sembra rinsaldare l'asse con gli alleati Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, consapevole che solo con un centrodestra unito potrà ottenere dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'incarico pieno per formare il governo. «Ogni giorno che passa i rapporti nel centrodestra si fanno sempre più granitici. Siamo tra il granitico e il marmoreo. Siamo arrivati al 37% perché siamo una squadra», dice Salvini ironizzando sulle divisioni che, secondo le indiscrezioni, minacciano l'unità del centrodestra. Sull'assetto del nuovo governo il leader leghista sembra avere le idee molto chiare: «Il ministero dell'Interno» per la gestione della sicurezza e dell'immigrazione, «il Bilancio o Tesoro per la riduzione delle tasse, l'Agricoltura e la Pesca per difendere nostro modo di vivere e il ministero disabilità che mi ripropongo di istituire per la prima volta qualora avessi l'onere e l'onore di avere un ruolo» nel futuro governo. «Sono centrali anche la riforma della giustizia e quella della scuola», conclude Salvini.

Dai blog