di MOLLY CLAUDS
Una good news per la cittadinanza attiva questo pomeriggio al Comune di Foggia. L’amministrazione di Franco Landella con gli assessorati di Antonio Bove e Ciccio D’Emilio è riuscita a svincolare un finanziamento per la riqualificazione della chiesa del 1100, San Lorenzo in Carmignano, grazie al lavorio incessante della Sovrintendenza e dell’assessorato regionale ai beni culturali. “Il mio ringraziamento va alla dottoressa Bonomi e alla dirigente regionale, la dottoressa Pellegrini – ha detto in esordio il primo cittadino -. Gli altri hanno passeggiato, noi abbiamo creato una proposta progettuale. Gli altri fanno le conferenze stampa per denigrare, noi per presentare progetti e aprire cantieri, per mettere le toppe alla sciatteria amministrativa dei passati governi. È diventata una routine la nostra”.
La condizione della chiesetta, nella quale si è recato anche il Vescovo, è disastrosa. Fino a qualche tempo fa vi erano ricoverati persino i cavalli. A fare pressing con l’amministrazione in questi anni sia la signora Cece sia il presidente del comitato Dario Iacovangelo. E a loro si è rivolto il sindaco durante la conferenza. “Mi auguro che possiate diventare le sentinelle per far diventare San Lorenzo un simbolo della presenza della società civile. Quel luogo di culto deve essere un luogo di socializzazione. Mi auguro che anche la Curia non faccia mancare la sua presenza per assenza di risorse umane. Mi auguro che vada un parroco per dare vita e continuità alla comunità. È questa l’ennesima medaglia che ci appuntiamo sul nostro bavero. Scusate se è poco”.
Il primo cittadino ha proseguito elencando alcuni suoi successi, come li considera. “Continuiamo a mantenere la sfida dei conti. Dai 3,2 milioni stimati di debiti fuori bilancio ci siamo ritrovati con oltre 7,6 milioni. Eppure stiamo facendo la programmazione, Via Lanza, il pums la pubblica illuminazione. Avrei potuto far naufragare i Campi Diomedei invece è stato onorato. Ora è tempo di risposte certe sul Piano del Salice e sull’housing sociale, per il quale Pisicchio ci ha rassicurato”.
Come ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Bove, la situazione a San Lorenzo era molto ingarbugliata. “Ha visto il susseguirsi di amministrazioni e di Rup, l’ultimo insediato è stato Pio d’Orta”. La zona d’altronde è in forte espansione urbanistica, a pochi metri dalla chiesa rurale potrebbe sorgere la seconda stazione ferroviaria.
Ciccio D’Emilio dal suo canto ha sottolineato i fatti concreti e non ipotetici, la struttura ha un anno di tempo per concludere i lavori, scegliendo la ditta idonea per i lavori di restauro. “Stiamo lavorando al recupero funzionale della chiesa e del comprensorio, compreso Cervaro. Stiamo contrattando con RFI, per ripristinare la viabilità. Oggi è stato approvato il progetto del cavalcaferrovia del Salice. Entro fine anno dovrebbero cominciare i lavori: esiste uno studio di riqualificazione di quell’area, come anche delle altre periferie, con interventi di viabilità e ariosità. Stiamo vedendo se riusciamo a riportare nell’area la farmacia. Abbiamo presentato un programma per Borgo Croci, abbiamo superato l’empasse sull’orbitale. Si sta dando una dimensione urbanistica all’intera città. Abbiamo contrattato un rapporto con Aqp, entro pochi mesi porteremo a casa il piano di recupero del Salice, che coinvolge centinaia di famiglie”.
Ebbene, l’investimento per San Lorenzo rinviene da un lotto funzionale precedente di 370mila euro. Restano dell’originario finanziamento altri 654mila euro, che serviranno al consolidamento delle fondazioni più la parte del restauro. Già individuato il progettista, l’architetto Di Gennaro, che dovrà stilare un progetto di restauro della Chiesa. La progettazione è già avviata e dovrà essere consegnata il 23 novembre. Ci sarà sicuramente da sistemare gli scavi archeologici, che andranno ripuliti. A tal proposito sindaco e gli assessori hanno suggerito ai cittadini del comitato di rinviare la celebrazione eucaristica prevista col Monsignor Pelvi per motivi di sicurezza.