Attacchi ad Elena Gentile sul palco e rivendicazione di un paese diverso. “Normale”, viene riesumato anche il vecchio slogan dalemiano di fine anni Novanta. Con Alessandro Di Battista a Cerignola ci sono anche gruppi organizzati provenienti da San Severo, Stornarella e Accadia. Non mancano i curiosi. Qualcuno si sarebbe atteso più popolo, ma forse la partita del Foggia ha influito sulla pigrizia politica. I salviniani in missione circospettiva sembrano soddisfatti, anche Piazza Matteotti non era facile da riempire. “Il movimento è la piazza, qui c’è disintermediazione”, dice Alessandro Di Battista. Il suo linguaggio è forte e colorito, il modello è Beppe Grillo.
Violento l’attacco ai giornali, a Repubblica. “Porca di quella puttana si sono presi 2,7 miliardi di euro e nessun giornalista che chieda: che ci hai fatto con i soldi nostri? Macché, è un giornale? Non lo comprate più, liberatevi. Possiamo toglierceli dai coglioni”.
Ammette di aver votato anche Veltroni, ma oggi non c’è più differenza tra destra e sinistra.
“Stampate quella sentenza di Dell’Utri che gira col camioncino. Noi facciamo cose da carbonari, siamo un popolo valiamo tanto insieme. Ha ancora senso parlare di questa categoria di destra e sinistra? Un po’ di memoria! La legge Fornero l’hanno votata tutti. Serve un sussulto di verità. Non abbiamo la bacchetta magica. Delle sacche di potere proveranno a ribellarsi”.
E ancora: “Il Sud è ammalato di crimine organizzato e corruzione. Ci stiamo ammalando di cancro per la corruzione. Non ci facciamo distrarre. Distrarre significa dividere, mandare in parti diverse. Questo paese sta morendo di conflitti d’interesse, noi vogliamo alzare la tassazione sul gioco d’azzardo. Nessuno di noi ha finanziato gruppi d’azzardo come la fondazione Vedrò di Letta e Alfano“. Tocca la stella ambientalista con l’efficientamento energetico. “Seguite i soldi, prima di votare qualcuno dovete controllare chi sono i finanziatori. Alcuni crack bancari non sono arrivati qui in Puglia. Vogliamo fare controlli sui derivati. Banca Intesa con 1 euro ha comprato le banche venete”.
Voto di scambio, illegalità, corruzione, mafia questa è la guerra da fare. Non le guerre in Afghanistan, ha urlato. “Ribellarsi è un dovere. Bisogna soltanto schierarsi. Oh – ha incitato – vogliamo ridà il paese a questa gente qua? A Berlusconi l’hanno scongelato. Vogliamo ridargli il paese? È tutta la vita che campano di politica”.
Buzzi di mafia capitale, le cooperative Cl, ce n’è per tutti. “I migranti, questa tematica l’hanno ideologizzata, ma è una pantomima. Io ci credo, possiamo farcela, ma vedo il sistema mediatico molto organizzato, ma con i treni regionali abbiamo vinto il referendum e anche allora i media erano con Renzi. Ognuno di noi è chiamato a fare la controinformazione. Dobbiamo parlare di legalità, insegnare ai nostri figli ad essere bravi non furbi, ad alzare la testa”.