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Politica | 05 marzo 2019, 02:50

Sarà Corsaro contro la Forte

UN CANDIDATO ANCHE PER LA SINISTRA A SINISTRA DEL PD

Sarà Corsaro contro la Forte

Potrebbe essere il professor Giacomo Ferrari, già preside della Facoltà di Lettere, il candidato della sinistra progressista che non si riconosce nel Pd e nel suo candidato sindaco, Maura Forte.

Si tratta di un fronte che comprende molti simpatizzanti di Liberi e Uguali e, sembra, anche esponenti del Pd; enigmatico il comportamento di Sinistra Italiana (ex Sel, insomma).

Il grande dibattito che c'è nella sinistra-a-sinistra-del-pd riguarda una possibile alleanza con Maura Forte al ballottaggio. C'è chi dice valuteremo, e c'è chi dice assolutamente no.

Nei mesi scorsi c'è stato un tentativo per costruire qualcosa di diverso. Con un candidato sindaco che non fosse Maura Forte – e il nome più gettonato era quello dell'ex sindaco, Gabriele Bagnasco – ci sono stati incontri, diciamo esplorativi, per tentare di formare una grande alleanza tra Pd, Siamovercelli e Sinistra progressista. Il No dei Siamovercelli e la decisione del Pd di ripresentare la Forte hanno scombinato tutto.

Mesi fa, però, le sensazioni erano diverse. Si pensava che il centrodestra avrebbe vinto facile, e che Maura Forte fosse destinata a una sonora sconfitta. Ora invece le quotazioni della sindaca sono in rialzo.

Molto però dipenderà dalla Lega Nord: se farà il pieno di voti, la Forte può perdere. Il grande problema della Lega sono i candidati: Alessandro Stecco si è impegnato seriamente in cinque anni di consiglio comunale, il che vuol dire e non vuol dire: perché le cronache dei consigli comunali sono, per esempio, le cose meno lette sui giornali. Il voto a Vercelli sarà, insomma, condizionato più da Salvini (nel bene e nel male, perché può anche spaventare) che dai candidati locali.

Certo, un grosso peso specifico ce l'ha anche il nome dei prescelti. E Andrea Corsaro – il nome su cui puntano Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia - è un nome forte. Chi scrive, ha sempre ritenuto che Corsaro sia l'avversario più temibile per il centrosinistra. E' un moderato, è ancora giovane. Piace alla borghesia cittadina, a tanti commercianti. I suoi estimatori diranno che è stato un grande sindaco, i suoi avversari diranno che ha portato il Comune sull'orlo del dissesto.

(Idem per la Forte: alla medaglia per Amazon verrà contrapposto il flop delle piscine).

Ma accanto a Corsaro potrebbero esserci altri due nomi: Roberto Scheda e Luca Pedrale. Sono due buoni nomi, ma non essendo supportati dai partiti, col solo appoggio di una o più liste civiche non possono ambire al ballottaggio.

Scheda, a dire il vero, ha goduto di sponsorizzazioni leghiste: dall'ex presidente della Regione Cota a qualche iscritto locale. Non sarebbe passato per l'età (78 anni) il che fa un po' ridere visto che a votare andrà una gran fetta di over 65.

Pedrale, a sua volta, sventola un sondaggio che lo dà per vincente contro tutto e tutti. Un sondaggio che nessuno ha commentato: troppo prematuro e con troppe forzature (Pedrale dice che verrà appoggiato da 5 liste, un esercito mai visto, il Pd degli 80 euro si era fermato a tre, sudando).

Pedrale è un buon politico ed è bravo a rastrellare voti in campagna elettorale: ma Cortopassi, Tiramani e Pozzolo non lo hanno mai voluto prendere in considerazione.

Ma Pedrale e Scheda non rappresentano un problema per Corsaro, se gli sottraggono voti? Pare che i tre - Cortopassi, Tiramani e Pozzolo - non siano preoccupati. In ogni caso anche Cortopassi è un gran conoscitore dell'elettorato vercellese. Vedremo.

Restano il Movimento 5 stelle e i Siamovercelli.

Il Movimento 5 stelle e il suo candidato, Michelangelo Catricalà, potrebbero essere coinvolti dal momento no che sta attraversando il movimento in tutta Italia.

Per Catricalà vale lo stesso discorso fatto per Stecco: ha lavorato e tanto, soprattutto in periferia, nelle case popolari. Ma quanti voti frutterà tanto lavoro?

I Siamovercelli, al momento, sono un grande enigma. Il 16 marzo annunceranno il candidato sindaco e la squadra degli assessori. La bontà o meno di queste nomination sarà fondamentale anche per capire, o cercare di capire, dov'è che andranno a sottrarre voti i Siamovercelli. Il loro obiettivo è portarne via a tutti, al Pd, ai 5stelle, al centrodestra. Al grande partito dei delusi.

Insomma, è una partita tutta da giocare, con tanta nebbia ancora. Il centrodestra deve ricucire alcuni strappi, la Forte deve convincere un po' tutti che la pianterà lì con il va tutto bene e le facili promesse.

Remo Bassini

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