/ Politica

Politica | 18 marzo 2019, 07:07

"Lega addio. Lascio un partito per il quale non esisto"

LETTERA DI ANDREA INNOCENTI: "ME NE VADIO, RESTO UN SALVINIANO MA SENZA TESSERA"

Andrea Innocenti

Andrea Innocenti

Riceviamo e pubblichiamo.

invio la presente per comunicare che nella giornata del 14 marzo ho ufficialmente formalizzato le mie dimissioni da socio ordinario militante della Lega Nord.

Vorrei da subito evidenziare che tale decisione non è arrivata in virtù di altre offerte in vista delle imminenti elezioni politiche cittadine né dal fatto che il vertice provinciale, aveva, come dichiarato da altri esponenti politici di coalizione, da oramai più di un anno già concordato con le altre forze di centrodestra il nome di Corsaro a candidato Sindaco. Per tale scelta, onestamente e coerentemente con il lavoro di “cambiamento” svolto in questi quattro anni, avevo semplicemente comunicato al partito che non mi sarei candidato e che avrei assunto per le elezioni cittadine la posizione di semplice spettatore.

La decisione di lasciare il partito è arrivata in seguito ad un provvedimento di sospensione di ben 6 mesi deliberato dalla Segreteria Cittadina in virtù dell’ultimo, di una serie, di sondaggi che avevo pubblicato sulla mia pagina Facebook. Ma evidentemente chiedere ai contatti del gruppo chiuso Identità Vercellese, tra una rosa di nomi apparsi sui giornali, quale candidato avrebbero preferito per la coalizione di centrodestra è stata ritenuta un’azione “deplorevole e gravemente lesiva” del percorso politico della sezione e perciò motivo di sospensione.

Potevo anche chiudere un occhio (meglio entrambi) sulla sintassi e sulla forma della comunicazione, peraltro neanche firmata, inviatami a mezzo raccomandata ma certamente non potevo farlo sulle motivazioni, a mio parere strumentali, e sul fatto che il provvedimento è stato adottato e deliberato da un soggetto non competente. Capisco che le 14 pagine del Regolamento della Lega Nord siano corpose e di difficile comprensione, ma armandosi di pazienza ed enorme fatica si poteva riuscire a decifrarne i contenuti, scritti in aramaico antico, e a scoprire che, molto semplicemente, le sospensioni possono essere richieste solo dal Direttivo Provinciale e trasmesse al Direttivo Nazionale (cioè la Regione) che deve deliberare nel merito dopo aver chiesto al destinatario del provvedimento le proprie memorie difensive in merito. Insomma corre in rete l’hashtag “riprendiamociVercelli” e “adessogoverniamo” ma non si è capaci di procedere secondo le regole scritte dallo stesso partito….sic!

Avrei anche potuto fare opposizione al provvedimento ma non sarebbe servito a molto in quanto sto ancora aspettando che il Direttivo Nazionale (e il Federale) intervenga e discuta un ricorso di luglio 2018 che sembra sparito nel nulla. E anche su quello stendiamo un velo pietoso. Ma forse il problema ed il vulnus si può risolvere osservando in termini più ampi visto che, dulcis in fundo, ho scoperto che il sottoscritto (come ahimè altri) per la Lega Nord semplicemente non esiste.

Chiamando direttamente la sede del Federale in via Bellerio ho infatti scoperto di non essere mai stato inserito nel registro del partito, né come militante né come semplice sostenitore, dal 2016 ad oggi. Stante quanto rilevato che senso ha proseguire con un partito che localmente, con foga ed uso improprio dei compiti attribuiti, cerca goffamente di metterti fuori gioco? Che senso ha restare in un partito per il quale in realtà non esisti? Che senso ha abbracciare un partito che si pone come “il cambiamento” ma che localmente soggiace ai radicati poteri forti e ti ripropone ciò che per quattro anni ha contestato? Personalmente non ne vedo la ragione, anche perché si può rimanere salviniani anche senza rinnovare annualmente una tessera. E se sarà, si potrà eventualmente anche fare politica per la città senza aderire a partiti. Auguro a tutti una proficua e stimolante campagna elettorale.

Andrea Innocenti

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore