CULTURA E INTRATTENIMENTO

SORA – STORIE D’AMARE – RACCONTARE LE ORIGINI DELLE MIGRAZIONI

Il professor Marco De Nicolò, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Cassino e il professor Pasquale Beneduce, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno presso l’Università degli Studi di Cassino insieme al professor Gabriele De Ritis e alla dottoressa Marialaura Bartolomucci, Coordinatrice di un centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo, daranno vita ad un interessante dibattito sul tema dell’integrazione e dell’accoglienza.

Raccontare le origini delle migrazioni. Scardinare i luoghi comuni. Imparare l’accoglienza. Questi alcuni dei temi che verranno affrontati durante il dibattito. Non solo. Le storie d’Amare sono quelle che potremo scoprire ascoltando nel corso della serata i rifugiati ospiti delle nostre comunità. Una iniziativa voluta e organizzata dai militanti del Partito della Rifondazione Comunista di Sora. Un momento per informarsi e confrontarsi su una tematica che è costantemente oggetto di disinformazione e strumento di razzismo. Una occasione utile per chiunque abbia voglia di comprendere l’istinto ramingo che da sempre muove l’umanità.

A presiedere i lavori Paolo Ceccano, segretario provinciale del Prc e Luigi Pede, segretario Prc Sora. Ad Antonella Spagnoli, responsabile immigrazione Federazione Prc, il compito di moderare il dibattito.

Per l’occasione sarà possibile scoprire il suggestivo progetto fotografico “Io Sono” di Ilaria Caporossi e Luisa Ceccotti che con entusiasmo hanno aderito alla iniziativa.

I fratelli e le sorelle del continente Africano ci faranno scoprire i sapori della tradizione culinaria della propria terra con un apericena multietnico preparato per la speciale occasione, accompagnato da suoni e racconti che stupiranno.

L’iniziativa è aperta a tutti coloro che rifiutano il razzismo e che conservano intatto lo spirito di fratellanza. Restiamo Umani. Vi aspettiamo.

Domenica 29 luglio 2018, Ore 18,00 caffetteria-enoteca Torrevecchia, Piazza Mayer Ross.