Alla Parrocchia di Borgo Ferrovia dibattito sul “Murale della Pace”

Il filosofo Aldo Masullo invita a riflettere: "II mondo di domani sarà quello che i giovani di oggi avranno contribuito a creare"

thumbnail_IMG_5951Avellino – Oggi la Parrocchia San Francesco d’Assisi di Borgo Ferrovia ha organizzato, in collaborazione con il Forum dei Giovani di Avellino, il dibattito “Il murale della pace, riflessioni sull’attualità dell’opera”. “Il Forum dei Giovani ha accettato la sfida di partecipare a quest’iniziativa che ha un’importanza rilevante per la cultura cittadina. Il mondo di oggi forse è migliore di quello rappresentato nel murale eppure la nostra generazione non ha idea di cosa sia davvero la pace. Gli ‘ultimi’ oggi siamo proprio noi giovani disoccupati e spesso sfruttati!” – così Stefano Vetrano, membro del Forum, commenta la motivazione che ha spinto la sua associazione a promuovere l’evento.

L’affresco fu commissionato dal parroco don Ferdinando Renzulli al giovanissimo pittore Ettore de Conciliis ed è il risultato di oltre un anno di lavoro svolto in collaborazione con Rocco Falciano. La monumentale opera parietale, suddivisa in due parti, raffigura i temi della guerra, sul lato destro, e della pace, sul lato sinistro. “Sono passati più di cinquant’anni da quando quest’opera è stata realizzata, un’opera il cui protagonista è l’uomo. Ci sono due folle, una del bene e l’altra del male, che convergono verso un punto centrale, rappresentato dalla crocifissione. L’arte è diventata uno strumento straordinario per trasmettere un messaggio che è laico e religioso al tempo stesso” – spiega la storica dell’arte Marina Pizziolo.

E sull’importante ruolo, anche conservativo, affidato al linguaggio pittorico si concentra l’intervento dello stesso autore dell’opera, Ettore de Conciliis: “La pittura parla il suo linguaggio che non è sostituibile: da sinistra ammiriamo numerosi volti e ritratti su cui campeggia l’immagine di San Francesco, ebbene oggi quei volti non esistono più ma la speranza sì. La pittura assicura una durata maggiore grazie alla quale ci parla oggi, a distanza di cinquant’anni, di un messaggio ancora attuale”. All’intervento del pittore fa da chiosa la breve ma profonda riflessione del filosofo Aldo Masullo: “Il dipinto ci racconta di una vicenda che voi immaginate mentre io, per motivi anagrafici, ‘ricordo’. Sono rappresentati due spazi: su quello di destra il dolore mentre su quello di sinistra la volontà di andare verso un mondo diverso, modo di essere che oggi deve rivivere perché il mondo di domani sarà quello che i giovani di oggi avranno contribuito a creare”.

A conclusione dell’iniziativa sono intervenuti il vescovo di Avellino, Mons. Arturo Aiello, e l’Assessore alla cultura, Bruno Gambardella, il quale ha ringraziato i ragazzi del Forum dei Giovani per l’entusiasmo profuso nell’organizzazione di un evento dal tenore culturale tanto alto.

Source: www.irpinia24.it