Gennaro Vallifuoco presenta “Immaginario”

La mostra nasce dalla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e all’Istruzione e alla Scuola di Napoli

Invito_Vallifuoco_ImmaginarioIl Palazzo delle Arti di Napoli, che dal 2005 ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella di Via dei Mille, ospiterà dal prossimo 11 Novembre la grande personale del poliedrico artista Gennaro Vallifuoco, dal titolo “Immaginario”, curata da Augusto Ozzella.

La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Cosmoart, nasce dalla collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e all’Istruzione e alla Scuola del Comune di Napoli e vanta il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, con un comitato scientifico composto da autentiche autorità nel campo della letteratura e dell’editoria, tra cui l’autore Roberto De Simone, Mauro Bersani (Editor dei Classici Einaudi) e Massimo Rossi Ruben per l’apparato critico.

 Il progetto. L’esposizione costituisce per Vallifuoco la sintesi di 25 anni di attività e l’avvio di un nuovo percorso che condurrà l’artista avellinese ad esplorare – nell’arco del prossimo quinquennio – nuove progettualità e cicli di collaborazioni che interesseranno la produzione di lavori per l’illustrazione nel campo dell’editoria, assetti ed allestimenti scenografiche per il teatro, lo studio e la progettazione visual-decorativa per edifici ed opere pubbliche destinati alla fruizione collettiva.

 La mostra “Immaginario”, dunque, rappresenta per Vallifuoco la summa del lavoro svolto quale mens creativa al servizio di operazioni culturali come quelle che lo hanno visto protagonista al fianco di Roberto De Simone, per il quale ha firmato le illustrazioni di diversi volumi, tra cui i tre pubblicati per Einaudi nella prestigiosa collana I Millenni, ammiraglia della casa editrice, ideata nel 1945 da Cesare Pavese.

 Il connubio fra De Simone e Vallifuoco esprime e dimostra, in sintesi, la trasversalità tra le varie discipline artistico-culturali e la validità della sperimentazione di certi ambiti solo in apparenza alieni l’uno all’altro, dalla “riscrittura” di testi classici per De Simone alla messa in scena di percorsi illustrativi inediti e personali per Vallifuoco.

 “Messa in scena“ vuol dire “teatro”. E il teatro è una cifra che accomuna i due artisti in questione: il loro – di fatto – è un teatro che wagnerianamente assume in sé tutte le forme dell’arte e della cultura. E forse era proprio l’idea che Pavese aveva in mente settant’anni fa, quando avviò la collana dei Millenni.

Tutto ciò, Gennaro Vallifuoco, lo attua con la levità trasparente dell’immaginazione, diffondendo la propria fantasia – che in arte diventa “mestiere” – con la tenerezza ironica e vagante di un onironauta, attingendo alle credenze plebee e aristocratiche a un tempo, che diventano tratto iconico e caratterizzante di un personalissimo ductus espressivo, funzionale al racconto. Ecco allora che la mostra al PAN diventa l’espediente per celebrare un florilegio di lavori composti a corredo e al servizio di una letteratura commista al Pop; un prodotto di eminente spessore demo-etno-antropologico che affonda le proprie radici nella leggenda e nel mito, rileggendone i cicli con un sedimento didattico-esplorativo, con la stessa voluntas istruttiva dei capolettera e marginalia dei codici miniati della tradizione medievale, dando origine a quella sottile linea rossa che lega i sette volumi illustrati per De Simone, la cui intraprendenza editoriale ha dato vita a un gioco analogico di immagini dove rivive una moderna Spoon River.

 Cenni biografici Gennaro Vallifuoco, dal 1990, anno in cui si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze, svolge l’attività di scenografo, pittore e illustratore.

E’ autore di numerosi allestimenti scenici, tra cui l’opera lirica “Il Re Bello” di Roberto De Simone, in scena al Teatro “La Pergola” di Firenze nel 2004, e di numerosi altri allestimenti in vari teatri e manifestazioni.

Nel 2008 ha realizzato il Sipario del Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino e, negli anni, è stato protagonista di numerose mostre personali e collettive di pittura (in occasione del Grande Giubileo del 2000 un ciclo di sue opere sono state esposte nelle sale del Centro Studi “San Luigi dei Francesi” presso l’Ambasciata di Francia in Italia (Roma) e presso quella della Santa Sede, nell’ambito della Mostra Internazionale Collettiva di Pittura dal titolo: “Roma Jubilans, la città eterna all’alba del Terzo Millennio”), che gli hanno valso ambìti riconoscimenti nazionali ed internazionali.

 Il suo nome figura anche nel progetto “Alitalia per l’Arte“, iniziativa promossa, a partire dal 1991, dalla compagnia di bandiera italiana per valorizzare l’opera degli artisti contemporanei, promuovendone la conoscenza verso il grande pubblico con l’esposizione dei loro lavori presso il proprio Centro Direzionale e sale Vip dei più importanti aeroporti italiani ed esteri. Proprio un dipinto del M° Vallifuoco fu scelto dalla compagnia per lanciare la campagna pubblicitaria “Alitalia per l’arte” con il claim: “Anche gli angeli usano le nostre ali quando trasportano opere d’arte”.

 L’espressività artistica di Vallifuoco non è sfuggita, negli anni, nemmeno al patron del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi, che ha più volte invitato l’artista a realizzare cover ufficiali e locandine per l’immagine del Festival.

 Nell’opera di Gennaro Vallifuoco è sintetizzata l’identità culturale di un territorio, quello campano, che attraverso le sue opere viene rappresentata in tutta la sua essenza, per un esercizio di memoria e di ricerca che si colloca all’interno di una dimensione senza tempo, attraverso una simbologia che richiama in ciascuno un ricordo, un aneddoto, un vissuto che ritorna.

 Quest’anno, nel mese di Maggio, Vallifuoco ha allestito una personale nelle sale di Castel dell’Ovo, in occasione della rassegna Maggio dei Monumenti, dedicata al celebre personaggio di Totò.

 In occasione dell’edizione 2017 del Giffoni Film Festival ha realizzato la prima opera d’arte murale installata nel Parco Artistico della Multimedia Valley, la neonata cittadella del Cinema di Giffoni.

 Gennaro Vallifuoco vive tra Avellino e Napoli, dove insegna scenografia all’Accademia di Belle Arti.

Source: www.irpinia24.it