Trattativa Stato-mafia – Mancino assolto con formula piena

L'ex Ministro dell'Interno: "Se ho fatto nascere il sospetto vi chiedo scusa ma io lo Stato l'ho sempre rispettato"

thumbnail_IMG_8072Avellino – La Corte di Assise di Palermo ha condannato a pene comprese tra 8 e 28 anni di carcere per la cosiddetta trattativa Stato-Mafia gli ex vertici del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, l’ex senatore Marcello Dell’Utri, Massimo Ciancimino e i boss Leoluca Bagarella e Nino Cinà. Assolto dall’accusa di falsa testimonianza l’ex ministro democristiano Nicola Mancino. Prescritte le accuse nei confronti del pentito Giovanni Brusca.

La sentenza giunge dopo circa 220 udienze e oltre 200 testimoni: cinque anni dopo il rinvio a giudizio la Corte di assise di Palermo, che si era ritirata in camera di consiglio lunedì con il presidente Alfredo Montalto, il giudice a latere Stefania Brambille e i sette giudici popolari, hanno giudicato nel nome del popolo italiano.

Il processo aveva al centro la (presunta) trattativa avviata da pezzi delle istituzioni, tramite il Ros, per indurre Cosa nostra a far cessare le stragi in cambio di concessioni e alleggerimenti nel contrasto ai clan.

Oggi pomeriggio, presso il Circolo della Stampa di Corso Vittorio Emanuele, l’On. Nicola Mancino ha commentato la sua assoluzione al processo di Palermo: “Io non c’entravo con la trattativa. Sono entrato nel processo per una ‘falsa testimonianza’ che è stata ritenuta infondata. Tanto è che ne sono uscito assolto con formula piena“.

Sono sollevato – aggiunge l’ex Ministro dell’Interno – È finita la mia sofferenza anche se sono sempre stato convinto che a Palermo ci fosse un giudice. La sentenza è la conferma che sono stato vittima di un teorema che doveva mortificare lo Stato e un suo uomo che tale è stato ed è tuttora“. 

Source: www.irpinia24.it