Per il dopo-Foti ad Avellino partita complessa, con ben otto candidati. Il centrosinistra si era ritrovato unito sul nome di Nello Pizza sostenuto da ben sette liste in totale a suo sostegno. Con simbolo ufficiale Movimento Cinque Stelle correva invece Vincenzo Ciampi. Il centrodestra si era presentato diviso: due liste per Dino Preziosi, tre per Sabino Morano. Con il primo anche Fratelli d’Italia, con il secondo Forza Italia che candida Giovanni D’Ercole tra gli altri, la Lega e l’Udc di Gargani. Poi altri candidati come Luca Cipriano che correva da solo o l’avvocato Passaro per Cittadini in Movimento. Infine, Giuliano Bello per Casapound. Dai primi exit poll la tendenza è apparsa abbastanza marcata e vedeva Nello Pizza in vantaggio netto su Vincenzo Ciampi. A seguire gli altri, con il centrodestra in affanno. Alla fine sarà ballottaggio tra Pizza (centrosinistra) e Ciampi (M5S).
L’avvocato penalista, sostenuto tra gli altri dal Pd e dai demitiani, ottiene il 42,93%. Una quota al di sotto delle preferenze dei candidati (53,26%) che quindi non gli consente la vittoria al primo turno. La differenza è dovuta al voto disgiunto. Vincenzo Ciampi si spazza secondo con il 20,23%, i candidati pentastellati portano un 12,20%. Strada in salita per la vittoria, ma il secondo turno è sempre un’altra storia.
Terzo Luca Cipriano, 12,10%. Delusione forte per il centrodestra, che con Sabino Morano sostenuto da 4 liste è solo quarto con il 10,45% dei voti al candidato sindaco. Staccato Costantino Preziosi (6,41%), sempre per il centrodestra e con Fratelli d’Italia. La sinistra di Nadia Arace si ferma al 4,21%. La civica di Massimo Passato prende il 2,10%. Chiude Casapound con lo 0,57% preso dal candidato sindaco Giuliano Bello.