A pochi giorni dalla presentazione delle liste si intensificano gli incontri. Oggi alle 16 a Roma si riuniranno i vertici del centrodestra che, sotto la regia di Antonio Tajani, proveranno a trovare la quadra dopo giorni di trattative e indiscrezioni. Al massimo domani le proposte saranno sul tavolo dei coordinatori regionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. In provincia di Avellino la situazione è molto delicata, soprattutto nel collegio di Ariano Irpino dove oltre a garantire spazi agli alleati, gli azzurri sono alle prese con la ricerca di un nome al femminile che possa avere qualche minima chance di giocarsi a viso aperto la partita dell’uninominale.
Intanto ieri in casa Noi con Italia-Udc, banalmente definita quarta gamba, si è registrato l’incontro tra il presidente di Confimprenditori, l’irpino Gerardo Santoli, e il sannita Clemente Mastella. Di formazione politica diversa – il primo è liberale mentre il secondo è un democristiano doc – i due hanno visto nei giorni scorsi Silvio Berlusconi ed entrambi potrebbero essere portatori di acqua al progetto del centrodestra. O perché candidati in prima persona o in quanto, nel caso di Mastella, familiare di possibili candidati.
Si colloca ideologicamente nel centrodestra, ma conserverà una sua autonomia, pure il Movimento Italia nel cuore. Non particolarmente noto, di questo gruppo politico nel contesto provinciale si è parlato poco sebbene siano in vita da novembre del 2015. Ma presenteranno un nome anche in provincia di Avellino. Correranno da soli con un loro candidato Premier, Mauro Tiboni. Predicano, tra le altre cose, l’uscita dall’Europa e il ritorno alla lira. Oppure l’espulsione dall’Italia dei delinquenti stranieri che si trovano in carcere per far scontare loro la pena nei Paesi di origine.
Giuseppe Palmese di Monteforte, 47 anni, nato in Germania e attualmente agente di commercio, è il loro nome per l’uninominale alla Camera nel collegio di Avellino. “Sono l’unico candidato in Irpinia – dice – ma posso già annunciare che riusciremo a presentarci ovunque”. Gli aspiranti parlamentari in Campania in tutto al momento sono quattro, ma la legge elettorale che consente di correre in più collegi contemporaneamente agevola la loro operazione. Palmese e i suoi colleghi di partito però dovranno prima superare lo scoglio della raccolta firme in tutta Italia utile a presentarsi alle elezioni Politiche.
“Perché gli elettori dovrebbero votare noi? Perché solo noi siamo in grado di cambiare le cose in Italia fattivamente e non a chiacchiere – spiega Palmese che potrebbe ritrovarsi a competere con pezzi da novanta come Pietro Foglia, Enzo De Luca o Angelo Antonio D’Agostino – Conosco bene l’Irpinia, sono cresciuto ad Avellino e tocco con mano ogni giorni i problemi: su tutti la disoccupazione che affligge tanto la mia città, i giovani che scappano all’estero lasciando non solo la loro terra, ma peggio ancora le famiglie, lasciando le mogli e i figli. Tutto questo non è giusto e accettabile”.