Alcamo, grande partecipazione alla manifestazione “Un Mediterraneo di Pace”

redazione

Alcamo, grande partecipazione alla manifestazione “Un Mediterraneo di Pace”

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lunedì 01 Ottobre 2018 - 15:44

Sulla scia dell’evento tenutosi lo scorso 2 settembre a Trapani, i componenti delle diverse associazioni hanno voluto organizzare in questa città una cena multietnica, simbolo della condivisione e fratellanza. Forte è stato il messaggio lanciato nel corso della serata da Kamal Karkouki del Forum Antirazzista di Palermo “ Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine contro l’umanità”

Si è svolta ieri sera ad Alcamo, a partire dalle 19.00, nell’area pedonale del Corso IV Aprile, soprannominato dagli alcamesi il “Corso stretto”, la manifestazione “Mediterraneo di Pace – La tavola è trazzera”, alla quale hanno aderito circa 50 tra associazioni, locali e non, e attività commerciali. La risposta dei cittadini è stata molto positiva. Infatti, gli alcamesi hanno seguito il richiamo dell’evento, diffuso dapprima sui social, prendendo parte alla tavolata imbandita con cibo multietnico e allestita per l’occasione lungo la strada più importante del centro storico della città. Il “buon appetito” agli invitati alla citata cena è stato lanciato da Kamal Karkouki, del Forum Antirazzista di Palermo, il quale ha ringraziato i cittadini di Alcamo per la calorosa accoglienza, ricordando ai presenti il motivo della manifestazione: “Oggi, siamo qui  per dire che non esiste io sono immigrato e tu sei italiano, ma siamo tutti esseri umani. Siamo tutti fratelli e sorelle. E lo diciamo da questa città di pace, la città di Alcamo, che ha un immagine che rappresenta un’altra parte del mondo. Una città che rappresenta la parte umana, fuori da questo continente europeo, e che dimostra la fratellanza tra i popoli”. Ed ha continuato “Oggi, vogliamo dire alle persone, in tutte le città, in tutto il paese, e in tutta l’Italia, che il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine contro l’umanità. E siamo qui per dire no al razzismo e no all’odio che sta facendo questo ministro dell’Interno che non fa altro che attaccare i poveri e gli ultimi. Noi siamo qui per mandare il messaggio di pace, di fratellanza. Noi qui siamo tutti fratelli, tutti esseri umani. Non esiste né musulmano né nessuno di altra religione, né nessuno di altro colore, ma esistiamo tutti noi esseri umani”. Poi, Kamal Karkouki ha aggiunto: “Oggi voglio ringraziare tutti voi per questa bellissima giornata. Voi che avete reso questo popolo pieno di speranza in un momento così delicato, in cui sentiamo nei media solamente i discorsi di odio e che ognuno deve avere paura dell’altro. Oggi venite tutti ad essere fratelli e sorelle. Ognuno abbracci l’altro e aiutiamoci tra di noi perché questo governo che c’è oggi non aiuterà né a noi migranti né agli italiani”. In seguito, ha concluso “La Sicilia insegna la storia dell’immigrazione. Terra di dolore che ha reso molte persone felici. La terra che una volta soffriva e ha mandato tante persone fuori questo paese per cercare un pezzo di pane. Oggi, vogliamo dire a questo ministro dell’Interno, da questa Sicilia, che noi siamo tutti fratelli. Qui in Sicilia non esiste l’immigrato, esiste solamente l’uomo. Fratelli, sorelle, grazie per quest’iniziativa e viva il popolo di Alcamo!”. Nel corso della serata, accompagnata anche dalle note musicali di strumenti musicali a percussioni, abbiamo raccolto le sensazioni di alcuni promotori dell’iniziativa, chiedendo loro le ragioni della manifestazione e l’esigenza di organizzarla proprio in questa città. Lidia Milazzo, dell’associazione Bengolab-Humanity First, ha affermato: “Quest’iniziativa nasce dall’esigenza, in continuità con quella già fatta a Trapani a seguito del blocco della nave Diciotti e, poi, dello sbarco, di dimostrare che il popolo siciliano, così come a Catania ha offerto gli arancini ai migranti bloccati sulle navi, è un popolo in realtà ospitale e che crede nella fratellanza, nell’unione tra persone provenienti tra culture differenti”. Poi, l’esponente di Bengolab ha aggiunto “La tavolata sfrutta l’idea simbolo del cibo per accogliere tutti, per far mettere tutti a proprio agio e, quindi, è un modo anche per abbracciare quelle persone che attraverso questo percorso molto difficile che intraprendono per raggiungere qui, l’Italia, giungono sulle nostre coste non avendo più nulla. E, quindi, possiamo solamente abbracciare questi nostri fratelli perché crediamo fermamente che non esistono le razze. Esiste solamente un’unica razza che è quella umana. Anzi, vogliamo avere la differenza sul nostro territorio, vivere la differenza ogni giorno”. Sulla presenza degli alcamesi all’evento, Lidia Milazzo ha così dichiarato “La risposta è stata parecchio positiva perché hanno subito preso parte diverse associazioni. C’è un elenco di circa 50 soggetti, tra cui associazioni, enti privati, negozi ed attività commerciali, che hanno messo subito a disposizione qualsiasi cosa potevano per la manifestazione”. Soddisfatti dell’affluenza alla manifestazione anche i membri del Forum Antirazzista di Palermo. Abbiamo chiesto ad un’esponente alcamese, Anna Zinnanti, le ragioni dell’iniziativa. “Il Mediterraneo di Pace si lega ad un’altra manifestazione che è stata fatta il 2 settembre a Trapani. L’idea nasce sul molo di Trapani, quando la nave della Guardia Costiera italiana Diciotti è stata tenuta a largo dall’attuale ministro dell’Interno Salvini che non voleva far sbarcare le persone. Anzi, voleva farle sbarcare in manette. A quel punto, si è creato un gruppo di persone che ha sentito l’esigenza di dare un segnale totalmente diverso rispetto alla politica praticata e i messaggi di odio quotidiano che provengono dal ministro dell’interno”. Successivamente, la rappresentante del Forum Antirazzista ha aggiunto “Ci sono tantissime persone, tantissime associazioni che hanno aderito. Tutte quante hanno sentito l’esigenza di dare un segnale opposto a quello che tutti i giorni si ascolta sui media. Chiaramente, il Forum Antirazzista ha aderito alla cena multietnica di Alcamo perché crede nella libera circolazione degli esseri umani. Non riconosce la politica della esternalizzazione delle frontiere, i patti con la Libia. Ha denunciato varie volte il fatto che in Libia, ma non solamente, anche l’ONU ha documentato che non esistono centri di detenzione classicamente intesi, ma lager veri e propri e dove i diritti umani vengono violati di continuo”. Per quanto riguarda la partecipazione degli abitanti della città all’evento della serata, Anna Zinnati ha espresso così il suo pensiero “ A me sembra che stia andando molto bene. Tante persone, sia italiani che stranieri. Quindi, credo che questa partecipazione qualcosa voglia dire: già la società vive una multiculturalità, la stiamo vivendo insieme questa sera. C’è tantissima gente. Quindi, penso che la città abbia apprezzato. Lo spero”. Tra gli altri promotori dell’iniziativa figurano: Laurus Cultura Ambiente; Associazione Eco’; Consorzio Solidalia; Cooperativa Etica Onlus; Cittattivarsi Associazione; Associazione Bengolab-Humanity First; Forum Antirazzista Palermo; Unitalsi; Croce Rossa Italiana Comitato Alcamo Onlus; Diocesi Di Trapani; Unitre’; Centro Ascolto “Padre Aparo”; Gruppi Di Volontariato Vincenziano Parr. S. Giuseppe; Cgil Alcamo; Fondazione Orestiadi; Anpi Trapani; Agesci Alcamo 1; Avvocati Dei Diritti Umani (A.D.D.Uma.); Libera Alcamo; Lipu Alcamo; Circolo Metropolis C/Mare Del Golfo; Comitato Antirazzista Cobas Palermo; Associazione Com.Art; Movimento Dei Cursillos Di Cristianita’ Trapani; Associazione Decebal & Traian; Fondazione Pasqua 2000; Punto Dritto; Refugees Welcome Palermo; Coop. Benessere – Comunita’ Msna “Via Balduino”; Associazione Jacopone Da Todi.

Linda Ferrara

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