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ITALIANI ALL'ESTERO - VENEZUELA - DAL VATICANO: "LA SANTA SEDE APPOGGIA TUTTI GLI SFORZI CHE PERMETTANO DI RISPARMIARE ULTERIORE SOFFERENZA ALLA POPOLAZIONE "

(2019-01-28)

    Con una nota della Santa Sede Papa Francesco ha rotto gli indugi al termine della sua visita a Panama e le celebrazioni con i giovani della GMG  rendendo noto il pensiero della Chiesa e la preoccupazione che nutre il Vaticano sull'evolversi della situazione neo Paese Sud Americano, dove è in atto una violenta repressione.

"Il  Santo Padre segue da vicino l’evolversi della situazione e prega per le vittime e per tutti i venezuelani" si legge nella nota. Quindi "La Santa Sede appoggia tutti gli sforzi che permettano di risparmiare ulteriore sofferenza alla popolazione" afferma la nota redatta dopo costanti confronti con la nunziatura apostolica a Caracas  e i vescovi del Venezuela.

Gli stessi esponenti del clero locale sono scesi in piazza con la popolazione, a protezione della popolazione di pacifici manifestanti,  chiedendo che si rispetti il diritto della popolazione alla protesta per la  “violazione del diritto al cibo, alla salute, al lavoro e alla sicurezza”, che “insieme all’emigrazione forzata recente, è ora aggravata dalla repressione violenta contro chi manifesta il proprio malcontento”.

Notizie giunte dalla città di Maturin - sulla Costa Orientale considerata la capitale petrolifera del Venezuela orientale - raccontano del fatto che circa 700 persone sono rimaste  chiuse per alcuni giorni dentro alla Cattedrale Nuestra Señora del Carmen, per paura delle azioni violente contro i manifestanti. A riferirlo la  Conferenza Episcopale del Venezuela, che ha inviato testimonianze scritte, audio e video, della violenza scoppiata nel paese.

La Commissione interamericana per i diritti umani (CIDH) ha attivato la sua Commissione d'emergenza per monitorare le denunce di violazioni dei diritti umani. Un compito enorme, secondo le immagini violente riprese in un giorno in cui era stata programmata una manifestazione pacifica e serena. Scontri, colpi di armi di fuoco, esplosioni e una brutale repressione hanno fatto sì che i cittadini dei quartieri popolari si siano chiusi in casa terrorizzati" ha denunciato il consigliere comunale di Caracas, Rogelio Diaz.

Sui social media si sono moltiplicate immagini e video delle manifestazioni che, oltre a Caracas, hanno riempito le piazze di altre città venezuelane come Barquisimeto, Maracaibo, Barinas e San Cristóbal.

Nel frattempo aumentano gli stati che che a livello internazionale stanno legittimando - Canada, Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Costa Rica, Paraguay e Messic, Australia - l'ex Presidente dell'Assemblea Nazionale ha annunciato poche ore fa di aver preso il controllo degli asset del Paese all’estero”. mentre gli americani hanno segnalato che sono state applicate : “Sanzioni sul greggio, per cui sono stati bloccati 7 miliardi”

In un comunicato diffuso su Twitter, Guaidò ha poi detto che “è necessario impedire che nella sua fase di uscita, e non contento di aver rubato tutto quello che hanno rubato dal Venezuela, l’usurpatore e la sua banda non decidano di raschiare il fondo del barile”, in riferimento al presidente Nicolas Maduro e ai chavisti. (28/01/2019-ITL/ITNET)

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