Descrizione

Piccola comunità raccolta sulla sommità di un colle, con un assetto economico un tempo egemonizzato dalle attività agricole, oggi caratterizzato dalla preminenza dell'industria alimentare ed edile. La comunità dei dogliolesi presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e risiede quasi per intero nel piccolo capoluogo comunale, che appare come uno scenografico cono di case addossate le une alle altre a creare un'immagine di assoluta compattezza. Le alte colline schierate lungo l'orizzonte sud-occidentale dell'abitato e la dorsale collinare che da queste si stacca e degrada dolcemente verso il fondovalle del basso Trigno, conferiscono al profilo geometrico del territorio comunale un andamento vario e piuttosto discontinuo, mai aspro; il centro storico è circondato da una piccola valle verdeggiante di prati e di boschi, segnata dal corso del torrente Terra. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un giglio.

Piccola comunità raccolta sulla sommità di un colle, con un assetto economico un tempo egemonizzato dalle attività agricole, oggi caratterizzato dalla preminenza dell'industria alimentare ed edile. La comunità dei dogliolesi presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e risiede quasi per intero nel piccolo capoluogo comunale, che appare come uno scenografico cono di case addossate le une alle altre a creare un'immagine di assoluta compattezza. Le alte colline schierate lungo l'orizzonte sud-occidentale dell'abitato e la dorsale collinare che da queste si stacca e degrada dolcemente verso il fondovalle del basso Trigno, conferiscono al profilo geometrico del territorio comunale un andamento vario e piuttosto discontinuo, mai aspro; il centro storico è circondato da una piccola valle verdeggiante di prati e di boschi, segnata dal corso del torrente Terra. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un giglio.

Storia

Il latino DOLIOLAM, ovvero 'piccola botte', 'fossa' o 'cavità in cui si raccoglie l'acqua', è all'origine del toponimo, attestato per la prima volta nel XII secolo. Dalle fonti successive il borgo risulta soggetto al monastero di Sant'Angelo in Cornacchiano, poi alle famiglie dei Di Sangro, dei D'Avalos, dei Barone e dei Marzi. Nel borgo compatto e scenografico non si segnalano particolari emergenze architettoniche. Molto più popolosa di oggi nell'immediato dopoguerra, la comunità si è drasticamente ridimensionata nei decenni successivi e continua ad essere vittima di una dinamica demografica molto negativa.

Il latino DOLIOLAM, ovvero 'piccola botte', 'fossa' o 'cavità in cui si raccoglie l'acqua', è all'origine del toponimo, attestato per la prima volta nel XII secolo. Dalle fonti successive il borgo risulta soggetto al monastero di Sant'Angelo in Cornacchiano, poi alle famiglie dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>, dei Barone e dei Marzi. Nel borgo compatto e scenografico non si segnalano particolari emergenze architettoniche. Molto più popolosa di oggi nell'immediato dopoguerra, la comunità si è drasticamente ridimensionata nei decenni successivi e continua ad essere vittima di una dinamica demografica molto negativa.

Economia

Gli stimoli che provengono dal litorale vastese si ripercuotono sulla fascia collinare immediatamente retrostante ma quando raggiungono questo comune, appartato nonostante la felice posizione rispetto alle vie di comunicazione, non sono che un'eco attutita. Nel solco di una tradizione ininterrotta la popolazione attiva rivolge ancora le proprie energie alla produzione di grano, uva, olive e frutta di elevata qualità, alla silvicoltura ed alla pastorizia -una parte dei prodotti agricoli è trasformata da piccole aziende artigiane che si distinguono nel settore enologico ma sono in via di sviluppo anche altri comparti dell'industria da che un piccolo insediamento produttivo è sorto nel fondovalle del Trigno-; essenziale, invece, è la rete di distribuzione e non del tutto adeguati i servizi, che non contemplano l'intermediazione finanziaria. L'intrinseca debolezza dell'economia dogliolese agisce da deterrente dell'entusiasmo dei giovani, che abbandonano questi luoghi, compromettendo o forse solo ritardando il possibile riscatto della comunità. Del resto il panorama delle infrastrutture di servizio è di poco sostegno alla qualità della vita. Il comune non possiede che gli ordinari uffici municipali e postali; dispone soltanto di scuole per l'istruzione primaria e difetta di strutture culturali, che hanno un ruolo determinante nella formazione delle nuove leve, e di strutture alberghiere; gli impianti sportivi di cui è dotato sono un campo di calcio e uno da tennis.

Gli stimoli che provengono dal litorale vastese si ripercuotono sulla fascia collinare immediatamente retrostante ma quando raggiungono questo comune, appartato nonostante la felice posizione rispetto alle vie di comunicazione, non sono che un'eco attutita. Nel solco di una tradizione ininterrotta la popolazione attiva rivolge ancora le proprie energie alla produzione di grano, uva, olive e frutta di elevata qualità, alla silvicoltura ed alla pastorizia -una parte dei prodotti agricoli è trasformata da piccole aziende artigiane che si distinguono nel settore enologico ma sono in via di sviluppo anche altri comparti dell'industria da che un piccolo insediamento produttivo è sorto nel fondovalle del Trigno-; essenziale, invece, è la rete di distribuzione e non del tutto adeguati i servizi, che non contemplano l'intermediazione finanziaria. L'intrinseca debolezza dell'economia dogliolese agisce da deterrente dell'entusiasmo dei giovani, che abbandonano questi luoghi, compromettendo o forse solo ritardando il possibile riscatto della comunità. Del resto il panorama delle infrastrutture di servizio è di poco sostegno alla qualità della vita. Il comune non possiede che gli ordinari uffici municipali e postali; dispone soltanto di scuole per l'istruzione primaria e difetta di strutture culturali, che hanno un ruolo determinante nella formazione delle nuove leve, e di strutture alberghiere; gli impianti sportivi di cui è dotato sono un campo di calcio e uno da tennis.

Relazioni

Appena sfiorato dal movimento turistico, il comune è immerso in una natura rigogliosa che sarebbe opportuno rendere fruibile con l'ausilio di moderne infrastrutture; i dogliolesi, pertanto, vivono lontano da occhi indiscreti i momenti di celebrazione delle tradizioni e dei rituali della civiltà contadina locale: fra le innumerevoli manifestazioni di folclore merita di essere ricordata la festa del ringraziamento per il raccolto, che si svolge il 24 luglio nel clima festoso di una sfilata di carri e di un'asta di donativi. La festa del Patrono San Rocco si celebra il 20 giugno secondo il rituale fissato dalla tradizione, che prevede una solenne processione accompagnata dalla banda e seguita dallo scoppio di batterie di fuochi artificiali.

Appena sfiorato dal movimento turistico, il comune è immerso in una natura rigogliosa che sarebbe opportuno rendere fruibile con l'ausilio di moderne infrastrutture; i dogliolesi, pertanto, vivono lontano da occhi indiscreti i momenti di celebrazione delle tradizioni e dei rituali della civiltà contadina locale: fra le innumerevoli manifestazioni di folclore merita di essere ricordata la festa del ringraziamento per il raccolto, che si svolge il 24 luglio nel clima festoso di una sfilata di carri e di un'asta di donativi. La festa del Patrono San Rocco si celebra il 20 giugno secondo il rituale fissato dalla tradizione, che prevede una solenne processione accompagnata dalla banda e seguita dallo scoppio di batterie di fuochi artificiali.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Dogliola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.