gazzanet

Russia 2018, l’attacco dell’Argentina diventa una matrioska: Higuain finisce dentro Dybala…

Getty Images

Nelle bancarelle del mercato Ismailov a Mosca spopola lo storico souvenir ispirato alla prima linea della Seleccion

Redazione ITASportPress

Il Mondiale sta per partire e allora è meglio iniziare a familiarizzare con alcuni luoghi simbolo delle città che ospiteranno le partite. Per un mese la Russia sarà il centro del mondo non solo calcistico o sportivo, e se la Nazionale di casa non sembra godere di ottima salute, stadi e città sono pronte da tempo ad accogliere squadre, addetti ai lavori e tifoserie. A Mosca, ad esempio, le bancarelle del mercato Ismailov, uno dei più famosi della città, sono già strapiene di appassionati di calcio a caccia del gadget più originale o di semplici turisti magari conquistati dalla "febbre del Mondiale" destinata a contagiare tutta la nazione, a prescindere dai successi del gruppo allenato da Stanislav Cherchesov.

E allora non possono mancare le classiche matrioske, il souvenir tipico della capitale russa, senza il quale proprio non si può tornare a casa. Ce ne sono ovviamente di tutti i tipi, da quelli classici che raffigurano le classiche bamboline russe fino ai prodotti ufficiali con il logo "Russia 2018" o il simpatico musetto di "Zabivaka", il lupetto scelto come mascotte ufficiale della manifestazione. Impossibile però non incuriosirsi di fronte alla curiosa iniziativa che ha trasformato in matrioske anche i componenti dell'attacco dell'Argentina. Sì, la Seleccion è una delle favorite per il successo finale, forte di un parco di punte con pochi eguali, ma... riassumibile in una matrioska. Sulle bancarelle del mercato, come riporta la foto di Premium Sport, le statuette in legno appaiono una affiancata all'altra, ma la gerarchia è molto chiara: il più piccolo è Di Maria, che finisce dentro ad Aguero, a sua volta inseribile all'interno di Higuain che va dentro a Dybala. Alla Joya spetta l'onore di essere "inghiottito" da Leo Messi, ovviamente la statuetta più grande e dominante, quella "madre". Quella in grado di schiacciare tutte le altre sotto il peso della propria tecnica, della propria personalità e della propria influenza...

Leo Messi è arrivato in Russia