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Sampdoria, Giampaolo: “Italia? Per le strutture siamo indietro”

Il tecnico blucerchiato: "Oggi ci siamo allenati su un campo bellissimo, con l’erba appena tagliata ed è venuto fuori un allenamento di qualità. Se ti alleni su un campo non perfetto ti approcci all’allenamento non nel modo giusto"

Redazione ITASportPress

La Sampdoria di Marco Giampaolo sta entusiasmando in questa stagione. Al momento i blucerchiati si trovano al sesto posto, a pari punti con il Milan. Il tecnico blucerchiato insieme al collega del Genoa Davide Ballardini, è intervenuto alla presentazione del libro “Presidenti”. Inizialmente ecco un pensiero su Davide Astori, giocatore della Fiorentina deceduto nella notte tra sabato e domenica: "Personalmente non ho mai allenato Astori, ma sto vedendo, dalle testimonianze, che il valore dell’uomo è riconosciuto al di là del valore dell’atleta - riporta Sampnews24.com -. Il fatto che il calcio si sia fermato e che la UEFA abbia indetto un minuto di raccoglimento significa che è un uomo che ha trasmesso valori seri a livello di comportamento e di educazione".

STRUTTURE - Giampaolo ha parlato dell'importanza di avere impianti all'avanguardia: "Gli stadi di proprietà, come quello della Juventus sempre pieno di spettatori, per le società rappresenta un business. Per i tifosi ha un valore di appartenenza perché è la loro casa. Per le strutture però siamo indietro. Oggi ci siamo allenati su un campo bellissimo, con l’erba appena tagliata ed è venuto fuori un allenamento di qualità. Se ti alleni su un campo non perfetto ti approcci all’allenamento non nel modo giusto".

RAZZISMO - E su un tema di grande importanza, l'allenatore doriano si è espresso così: "Personalmente non mi è mai capitato, né ho mai assistito a episodi di razzismo. I valori forti dello sport sono per unire e associare. Ricordo che mio padre diceva che dovevo andare a fare allenamento con i miei coetanei perchè stavo all’aria aperta e imparavo a stare con gli altri. Pensiamo alle ultime Olimpiadi dove le due Coree si sono unite sotto la medesima bandiera. Spero non capiti mai ma chi vive di sport vi assicuro non respira nessun tipo di differenza di colore e religione che poi sono solo presunte differenze perchè siamo tutti uguali".

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