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Cagliari, Srna: “Qui perché mi hanno fortemente voluto. Juventus? Mandzukic mi ha detto…”

"Il presidente Giulini mi ha voluto come sono"

Redazione ITASportPress

DarijoSrna si racconta in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Il difensore croato del Cagliari, dopo aver vissuto momenti molto delicati in seguito alla vicenda doping, si ritrova a vestire la maglia dei sardi e a dare una grossa mano alla corsa salvezza. Il classe '82 ha parlato del passato, ma anche della voglia di fare bene nel nuovo ambiente in cui si è trovato subito alla perfezione. Ecco i passaggi salienti:

DOPING - "Avevo perso tutto in un attimo. Prima il doping e la squalifica, e mi cade il mondo addosso. Poi il presidente Akhmetov dello Shakhtar che mi dice che non mi rinnoveranno il contratto, ed è un altro pugno in faccia. Lo capisco, fa il suo lavoro, lo Shakhtar è il mio amore, so che deve crescere dei giovani. Io però avevo comprato una bella casa a Donetsk, il presidente aveva aperto una scuola internazionale dove andavano i miei bambini. In un soffio, tutto sparito. Ero a pezzi. La squalifica è stato il momento peggiore della carriera, ma sono robusto. Quel che non ti ammazza ti fortifica".

CAGLIARI - "Il presidente Giulini mi ha voluto come sono. Gli amici mi dicono, Darijo, ma ti rendi conto che la gente paga per vivere in Sardegna e invece ti pagano per stare lì?". Poi su Maran aggiunge: "È una persona speciale e ha capito che per me era importante. Mi chiamavano tutti i giorni, ma per me era una pena, dicevo, vengo se andate in finale, ci sono arrivati e sono andato. Un risultato splendido ottenuto anche con un po’ di fortuna. Secondo me in altre occasioni abbiamo giocato meglio, ma la finale in Russia è stato un momento fantastico per tutta la Croazia".

VERSO LA JUVENTUS - Nella prossima sfida di campionato, il Cagliari scenderà in campo contro la capolista: " Credo che la Juventus abbia il passo per vincere la Champions, e di certo il campionato. Non c’è solo Ronaldo, ma tanti altri giocatori chiave: Chiellini è il numero uno in Italia". Se sento i croati e Mandzukic? Sì. Mi ha detto che sabato vuole giocare a sinistra e io gli ho detto: "Peggio per te, non ti farò toccare palla"".