Presa di posizione

Legge Fornero, Rifondazione Comunista ne chiede la cancellazione: oggi raccolta firme a Savona

Ferraro: "Se non vi sarà, infatti, una modifica immediata delle norme esistenti, l’età pensionabile aumenterà di altri 5 mesi e raggiungerà i 67 anni dal 2019"

bandiera rifondazione comunista

Savona. “Il governo italiano in queste settimane è stato più volte chiamato ad intervenire sulla questione relativa al nuovo innalzamento dell’età pensionistica”. Inizia così la riflessione di Fabrizio Ferraro, il segretario provinciale di Rifondazione Comunista sugli effetti della legge Fornero. La federazione di Savona del partito, tra l’altro, aderisce alla campagna nazionale inizierà oggi da Savona una raccolta firme ed un volantinaggio per chiderne la cancellazione.

“Se non vi sarà, infatti, una modifica immediata delle norme esistenti, l’età pensionabile aumenterà di altri 5 mesi e raggiungerà i 67 anni dal 2019. L’innalzamento proseguirà poi per tutte e tutti, per arrivare a 70 anni dal 2050. Nonostante la richiesta dei sindacati e di molte forze politiche in Parlamento di quanto meno congelare l’adeguamento fino al giugno prossimo, il governo Gentiloni prosegue per la sua strada, incurante del disagio prodotto nei prossimi anni ai lavoratori e alle lavoratrici, i quali continuano e continueranno a vedersi allontanare l’orizzonte della pensione” osserva Ferraro.

“Gli effetti della legge Fornero, in concomitanza con i risultati del Jobs Act, produrranno nei prossimi anni un circolo vizioso pesantissimo a livello sociale: le persone rimarranno precarie sempre di più e andranno a riposo sempre più avanti con l’età. Disoccupati e precari a 40 anni, in pensione a 70 e oltre in futuro. La motivazione ufficiale è che i soldi per la previdenza sociale non ci sono. Eppure il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate, al netto dell’assistenza e delle tasse è in attivo dal 1996; nel 2015 questo attivo è stato di oltre 25 miliardi. E invece si è preferito dare risorse alle imprese per le riduzioni di lrap e Ires (la tassa sui profitti) e non si è scelto di mettere un tetto alle pensioni d’oro: tutti soldi con il quale si poteva cancellare la riforma voluta dal governo Monti. Un sistema che produce queste condizioni va fermato il prima possibile” spiega il segretario provinciale di Rifondazione Comunista.

“La Federazione di Savona del Partito della Rifondazione Comunista aderisce alla campagna nazionale lanciata dal nostro partito a livello nazionale contro l’ulteriore aumento dell’età pensionabile e per la cancellazione della legge Fornero, e sarà impegnata a cominciare da oggi a Savona dalle ore 16.30 in Corso Italia angolo Via Paleocapa e per le prossime settimane sui territori attraverso volantinaggi e una raccolta firme” conclude Ferraro.

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