BARI - Il post sulla Xylella, paragonata a una bufala, sul blog di Beppe Grillo ha infiammato ieri il consiglio regionale dove è stata approvata - con 27 voti a favore di centrodestra e centrosinistra, 8 contrari dei grillini, mentre il leghista Caroppo non ha partecipato alla votazione - una mozione che impegna il presidente della giunta, Michele Emiliano, a verificare se il garante del M5S non abbia configurato il reato previsto dall’articolo 656 del codice penale, ovvero «la diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico». Anche il governatore ha votato a favore ma allo stesso tempo, intervenendo nel dibattito, ha evidenziato le difficoltà nel rilevare la sussistenza del reato. Di fatto la mozione va interpretata come una censura politica che ha unito in una nuova conventio ad excludendum i partiti pugliesi dal Pd a Forza Italia.

Sarcastico Fabiano Amati, presidente dem della Commissione Bilancio: «Il Consiglio regionale ha deciso di denunciare Beppe Grillo per aprire come una scatoletta di tonno il mondo delle bugie sulla Xylella. E speriamo che questa votazione serva pure ad interrompere una spirale di credulità che tanti danni ha già fatto». L’esponente Pd attacca poi i colleghi grillini: «Il dibattito svolto in Aula ha posto in evidenza una solidità più larga della stessa maggioranza. E di questo siamo molto contenti. Spiace constatare il continuo sbandamento dei colleghi 5S, che hanno votato contro la mozione, finendo per difendere il diritto di Grillo di pronunciare bugie contro i ricercatori, gli agricoltori, le associazioni di categoria. In buona sostanza contro la Puglia e i pugliesi».

La mozione è stata presentata al Consiglio da Amati e dai consiglieri Donato Pentassuglia, Ernesto Abaterusso, Ruggiero Mennea, Francesca Franzoso, Renato Perrini, Mauro Vizzino, Giuseppe Turco e Sergio Blasi.
Duro anche il capogruppo di Fi Nino Marmo: «Vergogna. Apprendiamo che alcuni parlamentari Cinquestelle, sostenendo che non sia corretto parlare di epidemia, hanno richiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla Xylella. Una commissione che, di fatto, mette in discussione la soluzione dell’eradicazione e si accoda alla posizione di Grillo che ha definito la Xylella come una balla». «Questi signori - puntualizza l’esponente della destra forzista - non si rendono conto dei danni incalcolabili che il loro atteggiamento può provocare. La Puglia si trova davanti ad una tragedia epocale che ha colpito, in modo forse irreparabile, l'agricoltura, il paesaggio e il turismo del territorio. E i grillini, per ottenere il consenso dei ‘dietrologi' e dei cospirazionisti di professione, mettono le fake news alla base della loro azione di governo». Sulla stessa linea anche Sergio Blasi, dem salentino che in una nota sulle ecomafie, ha parlato di «retorica delle proteste portate avanti senza capo né coda, per lo più strumentalizzate da personaggetti della politica oggi travestiti da giganti». E sulla questione Xylella ha elogiato «testa, metodo, competenza e politiche serie. Quelle che ha messo in pratica Giovanni Melcarne di concerto con il Cnr per quanto riguarda la lotta alla Xylella e che mette a disposizione della comunità scientifica oltre 1000 alberi di ulivo su quasi 13 ettari, cinque innesti a pianta, con gemme di 440 cultivar di ulivo. In pratica un patrimonio genetico immenso da cui ripartire per studiare, capire, approfondire».

La reazione dei pentastellati a difesa de garante Grillo è stata determinata. La Laricchia e i suoi colleghi hanno evidenziato l’immobilismo dell’assemblea su temi come vitalizi o rifiuti per esaltare la strumentalità della mozione: «I cittadini devono infatti sapere che lo stesso Consiglio regionale che solo per citare un esempio, da due anni non trova il tempo di discutere la proposta di legge M5S "Rifiuti zero" per risolvere una volta per tutti il problema dei rifiuti, o per abolire i vitalizi agli ex consiglieri regionali o le liste di attesa, ha trovato il tempo per portare in Consiglio a tempo record una mozione ridicola presentata da strapagati (dai pugliesi) consiglieri regionali per valutare una denuncia nei confronti di Beppe Grillo». E nel merito del caso Xylella, i grillini hanno poi recriminato ancora: «Quando abbiamo proposto un emendamento che piuttosto impegnasse la Giunta a risarcire gli agricoltori vittime della Xylella, gli stessi consiglieri strapagati di cui sopra hanno avuto anche il coraggio di votare contro. Evidentemente questi soggetti completamente fuori dal mondo reale, ritengono che la priorità dei tanti agricoltori ridotti sul lastrico sia quella di discutere delle dichiarazioni di un cittadino che si chiama Beppe Grillo anziché ricevere un serio e concreto supporto dalla istituzione regionale».

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