BRINDISI - Proprio come alla «Vetrata» del Quirinale quando Berlusconi ha rubato la scena a Salvini. Ieri pomeriggio a parco Bove si presentava la candidatura a sindaco dell’avv. Massimo Ciullo sostenuto, tra le altre forze, da Noi con Salvini-Lega e dal commissario Fratelli d’Italia. Contemporaneamente giungeva nelle redazioni la lettera con la quale si comunicavano ai vertici nazionali e regionali ed al commissario di Brindisi le «dimissioni dalla carica di coordinatore cittadino» dell’avv. Giacomo Serio e le «dimissioni del gruppo dirigente cittadino» di Fratelli d’Italia, formato da Marcello Gorgoni, Rita Dell’Erba, Luigi Saponaro, Annarita De Fazio, Elena D’Alò, Nicola Di Donna, Nicola Frugis, Elisabetta De Castro, Ulderico Spagnoletto, Raffaele De Matteis, Valerio Capuano, Giovanni Calò, Salvatore Pelligra, Giovanni Marino, Gianluca Freuli, Mino Formica ed Enzo Garofalo.

«Vi è stato un grave e reiterato disinteresse verso la classe dirigente locale, disattendendo il lavoro svolto sul territorio nei diversi incontri, tesi unicamente a tenere unito tutto il centro-destra», si legge. E si aggiunge: «Il portavoce regionale ha aderito al sostegno del candidato sindaco avv. Massimo Ciullo, verso il quale nutriamo rispetto e stima come persona, ma proposto e imposto dalla Lega, senza un pur minimo confronto programmatico da condividere, sia con la possibile coalizione, sia con la base del partito a Brindisi» a ciò aggiungendo che «tale contegno perdura sino ad oggi, in considerazione che nella presentazione ufficiale del candidato sindaco Ciullo, non viene invitato il responsabile cittadino del partito». Tutti i firmatari sono unanimi: «la dignità di una classe politica... non può continuare ad essere calpestata senza essere mai ascoltata, anzi prevaricata con arroganza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA